sabato 23 gennaio 2010

Up in the air

Volevo scrivere una recensione di Up in the air ("Tra le nuvole"), il film di Jason Reitman (figlio d'arte, e che arte!). Parlare di quanto fosse un film che riesce a parlare in maniera leggera di un tema tanto amaro, di fare satira sulla crisi economica, sui manager globetrotter, sulla globalizzazione, sull'abuso delle nuove tecnologie. Di quanto quel ruolo fosse scritto su misura per George Clooney. Di quanto vada visto ogni film dove c'è Sam Elliott con quel suo mustaccio rassicurante e la solita espressione di sempre, impossibile da non identificare con lo Straniero del Grande Lebowski. Di quanto fosse bella la colonna sonora. Di quanto fosse in forma Vera Farmiga, che mostra un culo incantevole in una scena del film.
Ma poi leggo un'intervista dove scopro che per quella scena la Farmiga ha usato una controfigura, e allora esprimo tutto il mio disdegno nei confronti di questi film che vogliono prendere per il culo chi fa girare l'economia, su George Clooney che fa sempre il golden boy senza fissa dimora, su ste musichette con ste chitarrelle acustiche che andavano bene ai figli dei fiori e su Sam Elliott e quel baffo del cazzo, che son 30 anni che fa la stessa parte.


Controfigure del cazzo.

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