giovedì 11 giugno 2009

The rivalry

In questi mesi ci hanno fatto due palle cubiche sul duello Bryant vs. James. Capisco il marketing ma, con tutto il rispetto, non stiamo parlando di Magic e Bird e i due finora non si sono incontrati ai playoff manco per sbaglio.
Questa premessa acidella è finalizzata all’introduzione della lettura che ho appena concluso, ossia il libro di John Taylor “The rivalry”, incentrato sulle due figure che hanno permesso l’affermazione del basket Nba ai grandi palcoscenici: Bill Russell e Wilt Chamberlain, appunto. Il sottotitolo “Bill Russell, Wilt Chamberlain, and the golden age of basketball” è esemplificativo di quanto poi andremo a leggere. Non solo Bill e Wilt, ma un momento di intensa crescita di un basket in cui c’erano figure come John Havlicek, Bill Cunningham, Nate Thurmond, Jerry West, Elgin Baylor, Oscar Robertson. Una storia di due grandissimi giocatori che è la storia di un gioco che stava passando dal dilettantismo basato su patti tra gentiluomini a essere qualcosa di più, con dirette nazionali, minacce di scioperi di fronte alla mancata tutela previdenziale e cose di questo tipo.
Un gioco in evoluzione, in un paese in evoluzione. Sono gli anni dell’emancipazione nera, del Klan, di Martin Luther King Jr. e del suo assassinio, delle Black Panthers. Tutti fenomeni che si riflettono in un gioco che ha fatto da apripista all’integrazione razziale.
La storia di un paese raccontata attraverso la storia di un gioco. E la storia di un gioco raccontata attraverso le storie dei suoi maggiori protagonisti, in campo e non (Auerbach, ad esempio). Su tutti, Bill Russell e Wilt Chamberlain, così diversi tra loro ma due metà comunque combacianti di una stessa storia.

Almeno credo che il libro dica queste cose, perché l’ho letto in inglese. Una faticaccia…

lunedì 8 giugno 2009

Informazione

Speciale post-elezioni a Canale21. Interviene Tommaso Sodano, candidato alla Provincia per Rifondazione Comunista, probabilmente un po' arrabbiato per lo scarso raggiungimento del quorum. Sodano, uomo che ha sempre denunciato le schifezze anche della propria parte politica, parla di Cesaro come presidente "ingombrante". Di fronte alle proteste da studio inizia a snocciolare i verbali degli interrogatori in cui Gaetano Vassallo, imprenditore di riferimento del clan dei Casalesi, parla di collusioni tra Cesaro e la camorra.
Gelo in studio, momenti di imbarazzo, "noi non sappiamo di cosa sta parlando, non vorremmo che dal nostro studio fossero lanciati attacchi personali" e tentano di chiudere il collegamento. Sodano incalza: "Se volete possiamo parlare dell'attività da legislatore di Cesaro, che non ha mai fatto una proposta di legge in due legislature. Gli spettatori e gli elettori lo sapevano prima di andare a votare?". Collegamento chiuso frettolosamente, e si è tornato a parlare del nulla.