giovedì 23 settembre 2010

Bertolaso ci illumina

«Non si capisce per quale ragione oggi ci sia a Napoli la spazzatura nelle strade, c’è qualcosa che non mi torna». Lo dice il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, intervenuto alla trasmissione «Radio anch’io» commentando la situazione che si va profilando in Campania. Stiamo assistendo, spiega, «a dei tentativi di smarcarsi, di passare il cerino a qualcun altro o di dire che qualcosa non è stata fatta bene quando ce ne siamo occupati noi». Tentativi che però non hanno ragione di esistere: «abbiamo fatto le discariche e sistemato il ciclo di raccolta della spazzatura - sottolinea - avviato la raccolta differenziata in maniera seria e realistica e abbiamo aperto l’impianto di Acerra, che a detta di tutti è il miglior termovalorizzatore che c’è in Italia». Dunque, conclude «non si capisce perchè oggi vi sia la spazzatura nelle strade».


mi cadono le braccia.

- le discariche si sono riempite. Capita.
- la differenziata è stata avviata ma s'è fermata all'avvio. colpa dei Comuni in questo caso. tra l'altro lo stesso Comune di Napoli non ha soldi per estendere le aree di azione per le zone (la maggior parte della città) dove ancora non c'è la differenziata, e anzi faticano a portarla avanti in quei pochi quartieri dove c'è.
- l'impianto di Acerra è talmente il migliore d'Italia che oltre a produrre polveri sottili in quantità industriale ha due linee su tre ferme.

lunedì 20 settembre 2010

2008? No, 2010


Ricorda qualcosa? A me sì. Oggi il Pdl Campania ha parlato di nuovo di "emergenza rifiuti". Ma come, Silvio non aveva risolto tutto? Eh no, è colpa della Iervolino. Indovinate per cosa si vota tra qualche mese...

venerdì 17 settembre 2010

Una bella idea

A mani giunte
Ottima idea, quella che arriva dal governatore Zaia: una Bibbia per ogni studente veneto.
Se l'effetto è lo stesso di quello che si verifica puntualmente con l'Eneide e I Promessi Sposi, nel giro di qualche decennio l'Italia sarà un paese completamente ateo.


venerdì 10 settembre 2010

Comunicato

La redazione esprime il proprio appoggio e una profonda solidarietà ai calciatori italiani che hanno deciso di scioperare (che poi quando uno sciopera di solito si dice che incrocia le braccia; un calciatore che incrocia, le gambe?). Nonostante la mia etica biasimi chi guadagna milioni di euro e si permette anche di scioperare con motivazioni ridicole ("siamo trattati come oggetti"), sapete bene che nel mio caso la pigrizia vince sempre. Quindi, chi si astiene dal lavoro fa sempre bene.

venerdì 3 settembre 2010

Catastrofe

Ho da poco ripreso i miei sforzi per tornare a una forma fisica non dico accettabile, ma almeno che non sia pessima. Avevo iniziato verso giugno, con 30/40 minuti di cyclette al giorno, con risultati confortanti. Venti giorni di vacanze hanno avuto un effetto devastante.
Ma a quanto pare una vera e propria catastrofe naturale si sta per abbattere su di me. A pochissimi (ma proprio pochissimi) metri da casa mia, a quanto pare, sta per aprire un kebabbaro. La speranza è che sia incapace, altrimenti sono un uomo finito. E chiatto.

mercoledì 1 settembre 2010

Tira e molla


Ho uno stranissimo rapporto con la lettura. Ci sono lunghi periodi in cui non tocco una pagina, anche per mesi. Poi, scatta qualcosa. A volte basta un weekend fuori, o una mezza giornata libera. Inizio a leggere e non la smetto più. Nei mesi estivi, in particolare, un po' perché i ritmi son più rilassati, un po' perché riesco a sfruttare l'ozio di Pescocostanzo, divoro libri in quantità industriale. Tra l'altro leggo molto velocemente, con il risultato che:
a) posso finire libri da 250/300 pagine in un pomeriggio (vd. l'ultimo Zafòn, che poi è il suo primo, ma vabbè)
b) a distanza di due giorni non mi ricordo più un cazzo.

Probabilmente questo mio metodo è quanto di più antitetico ci possa essere alla buona lettura, ma non so che farci.
Dopo un'estate di avida lettura, sono ripiombato nella fase di apatia. Stasera, non avendo un tubo da fare, ho provato ad aprire un libro della pila che si sta rapidamente accumulando sullo scaffale che destino ai volumi da leggere: niente, non son neanche riuscito a concludere la prima riga.

Guai a toccare il crocifisso!

Ma l'inno di Mameli sì

 Vietato affiggere a scuola il testo dell'Inno di Mameli. Lo stop arriva dalla maggioranza leghista del Comune di Ponteranica, alle porte di Bergamo, con la bocciatura di una mozione presentata in aula dal consigliere comunale del Pdl Luca Oriani. Il rappresentante del Popolo della Libertà aveva presentato un ordine del giorno per chiedere l'affissione dell'inno nazionale negli istituti scolastici del paese, al fine di "promuovere tra gli studenti la conoscenza del loro inno, con la speranza di poter consolidare il sentimento di coesione e appartenenza ad una stessa Patria che dovrebbe accomunare tutti i cittadini". La proposta, suggerita dalla segreteria nazionale del Pdl e già recepita in numerosi comuni italiani, ha però trovato l'ostacolo dei consiglieri leghisti, che l'hanno respinta a maggioranza. Il motivo? A Ponteranica i rappresentanti del Carroccio non si sentono italiani, il vicesindaco infatti ha affermato: "Non mi sento italiano ma purtroppo lo sono".