giovedì 31 gennaio 2008

pVo

E così son giornalista professionista. Una sensazione strana, un risultato che coltivavo da tempo e alla fine ce l'ho fatta.
Partivo da 41,33, niente di stratosferico ma un voto che mi permetteva di stare tranquillo. Sono uno degli ultimi della mattinata, quindi passo il mio tempo a camminare nervosamente dopo una notte semi-insonne a causa dei chili di peli dei gatti di mio zio rimasti sul letto. Scambio due chiacchiere con un po' di ragazzi, c'è chi viene dal Veneto, chi dalla Sicilia, chi dall'Umbria. Iniziano gli esami e fuori dalla stanza di una delle commissioni si posiziona una ciucciuettola (civetta, per i non napoletani) che ha già fatto l'esame qualche anno prima e che commenta con sprezzo le domande alle quali i candidati non sanno rispondere, bollandole come facilissime. Grazie al cazzo, comodo dirle ora, senza tensione.
Un paio di bocciati, a quanto pare dovuti a scena muta totale. Tocca a me.
Partiamo dalla tesina (sul rapporto tra blog, informazione e politica), il relatore espone e io commento. Non mi sono mossi appunti nè positivi nè negativi. Poi attaccano con le domande: tutto ruota attorno al Presidente della Repubblica, modalità d'elezione, competenze, responsabilità, motivazioni della controfirma ministeriale. Poi inizio ad andare in difficoltà quando mi chiedono, vedendo per la testata per la quale lavoro, chi sia un parlamentare di Forza Italia eletto all'estero. E via di domande sugli eletti all'estero. Poi mi chiedono il trasformismo e infine chiudono con l'eveline, e grazie ancora al collega Adriano Albano per averci spiegato cos'è durante il corso.
Esco, mi sento svuotato, sensazioni che si alternano. In certe parti bene, in altre così così. Mi fanno rientrare, mi comunicano che l'ho passato. A quel punto ho scollegato le orecchie, ho preso il foglio, ho ringraziato e me ne son scappato.
Se qualche esaminando capitasse a leggere queste pagine e volesse informazioni chiedesse pure. Consiglio di leggere dal blog "Il bello del web" tutti i post relativi all'esame.

lunedì 28 gennaio 2008

Asfalto fresco

Era da un po' che non si vinceva in maniera così netta e questo non può che far piacere. Palla a due e siamo già 10-0, con Monroe unico a referto. Teramo corre ma i suoi tiratori non sono in giornata, Poeta si sbatte ma gli manca qualcosina, Tucker ben contenuto, Powell sufficiente. Primo tempo davvero sontuoso.
Nella ripresa soffriamo di più, Teramo trova qualcosina da Yango (il suo tiro dalla linea di fondo dai 4 metri è davvero buono) ma noi riusciamo ad avere un buon contributo da tutti: Blums un po' appannato nel terzo quarto ma solido nell'affondo finale, Malaventura trova canestri difficili con il cronometro agli sgoccioli, Thomas prende rimbalzi da poster e offre cioccolatini ai compagni, Bernard concreto in difesa. Di Jones non ne parlo nemmeno perchè fa impressione: è raro trovare americani capaci di giocare in questo modo per la squadra, di far sembrare semplici cose complicatissime. In più a rimbalzo è una furia.
Altri due punti in cascina, ora possiamo andare a Siena senza troppi patimenti e proviamo a giocarcela. Probabile ci scappi anche la trasfertina mangereccia...

lunedì 21 gennaio 2008

Altri due in saccoccia

Se il momento più bello della giornata cestistica arriva da Cantù, dove la curva omaggia il Poz, suo rivale storico, a Napoli si vede la migliore partita della stagione. Repesa probabilmente sbaglia tattica, e decide di buttare Fucka e Lorbek sottocanestro a fare a sportellate con Rocca piuttosto che usare la loro atipicità per farli segnare da fuori. Il risultato è che ogni volta che lo sloveno va in post si trova Mason che lo spintona e lo costringe a tiri complicatissimi. Palazzetto pieno, Napoli conduce per buona parte della partita, nonostante alcune amnesie difensive su De La Fuente. Jones un po' in disparte, Monroe discontinuo. Chi esplode nella ripresa è Malaventura, che aveva iniziato maluccio ma poi inizia a segnare con continuità. Blums bene anche se necessità di un cambio, e infatti Roma a pochissimo dalla fine è avanti di 7. Nel finale grandissimo Thomas che trova canestri importanti, compreso un antisportivo, e rimbalzi "di voglia". L'overtime ci premia, altro ossigeno.

lunedì 7 gennaio 2008

Lo sport più bello del mondo

Ricordare bene la successione degli eventi, in una partita come quella di ieri, non è semplice. Manca circa un minuto e 20 quando, con Milano avanti di due, Booker segna subendo il fallo. +4, io e Fabrizio ci guardiamo e pensiamo che se segna è finita. Per fortuna, Melvin sbaglia, e lì probabilmente gira la partita. Milano torna comunque sul +4 quando mancano circa 24". Clamoroso regalo di Sesay che invece di far scorrere il cronometro ci manda in lunetta. Sotto di due, fallo su Booker che fa 1/2. Blums, che ieri ha giocato con il fuoco dentro, si alza e segna da 3. Incredibile, siamo sotto di 1. Lo stesso Janis decide eroicamente e giustamente di fare fallo su Gallinari. Tiri liberi del Gallo, 1/2. A quel punto Monroe, che fino a quel momento si era buttato solo dentro commettendo diversi errori, va in penetrazione e scarica per Malaventura dall'angolo. Tripla e boato del pubblico, mancano 5 secondi. Rimessa, riceve Booker che si porta all'ala, finta su Rocca che non abbocca del tutto, tiro lungo e secondo ferro.
Palazzetto che esplode, mi trovo ad abbracciare gente sconosciuta, non si capisce più un cazzo.
La partita... Milano l'ha buttata, anche se per lunghi tratti avevamo dato l'impressione di poterla vincere (anche +8 verso la fine del terzo quarto). Caja ha messo il quintetto piccolo che ci stava ammazzando, noi non ne buttavamo più dentro una. Due punti d'oro.