mercoledì 31 maggio 2006

Thank You

ho letto questa cosa altrove, mi sembra molto carina: mettete come sottofondo thank you dei led zeppelin e, semplicemente, ringraziate.

grazie ai miei genitori
grazie a mio fratello, nonostante la testa tra le nuvole
grazie al golfo di napoli
grazie a lei, al suo sorriso, alle sue labbra
grazie a te che stai leggendo
grazie ai led zeppelin, grazie ai pink floyd, grazie ai pearl jam
grazie a dave matthews, ma potevi dedicarci un attimo, brutto stronzo
grazie agli spaghetti al sugo, grazie alla pizza
grazie all'alcol
grazie a arthur guinness
grazie all'irlanda, ovviamente
grazie a simone, a fabrizio, grazie alla lupara
grazie ai miei ex compagni di classe, quelli a cui sono rimasto affezionato. ci si sente poco ed è colpa mia
grazie, ancora, a te che stai leggendo :D
grazie alla LBB e ai suoi pazzi, in particolare cello e ndruga, ma grazie a tutti
grazie, infinitamente, a dirk nowitzki e a mason rocca
grazie ai miei colleghi, anche se a volte mi stressano
grazie ai miei colleghi, anche se spesso li stresso
grazie a enrico berlinguer
grazie a scarlett johansson
grazie a emule
grazie alla musica, tutta
grazie a marco travaglio, grazie a vauro
grazie ai peanuts, a sturmtruppen, a ratman
grazie a daniele luttazzi, grazie a paolo rossi
grazie al bosco di sant'antonio, la mia ricarica spirituale
grazie al caminetto acceso
grazie alla salsiccia sul caminetto acceso, grazie al maiale
grazia, graziella e grazie 'o cazz'
grazie alle mie chitarre, martoriate
grazie a chi ha dovuto sentire quello che usciva dalle mie chitarre, martoriati
grazie a me, grazie a voi.

buonanotte, e ringraziate qualcuno.

lunedì 29 maggio 2006

Tedeschien

alla fine ho deciso. sono stato preso nell'ufficio stampa di casa azzurri per i mondiali e dopo qualche mese di tribolazione ho deciso di andare. non sto qui ad elencare tutte le motivazioni che mi spingevano a rimanere qui, anche perchè poi inizio a pensarci e cambio idea per la settantesima volta :D , fatto sta che si tratta di una discreta opportunità (roba che fa fico mettere nel curriculum, insomma). dovrei partire tra un paio di settimane e rimanere lì per un mese, anche in caso di eliminazione prematura dell'italia (quindi a sto punto speriamo vadano avanti). ovviamònt userò codesto blogghe per tenervi informati di come mi andrà la vita, o perlomeno spero di poterlo fare.

venerdì 26 maggio 2006

Incredibile


la vittoria della fortitudo bologna a biella, con tanto di passaggio del turno per gli emiliani, significa tanto per napoli. non solo avremo a che fare con la F in semifinale, ma siamo matematicamente qualificati per l'eurolega, la massima rassegna continentale. e l'idea di essere passati in pochi anni dall'affrontare borgomanero e ragusa alla possibilità di finire nel girone di cska mosca, maccabi tel aviv, barcellona... beh, mi lascia davvero senza parole.

mercoledì 17 maggio 2006

Ma nooooo


mastella alla giustizia. ma si può?

Un tranquillo weeend di paura

eccomi qua, son tornato. cosa è successo in questi giorni? andiamo con ordine: giovedì sera partenza per milano con arrivo a milano il venerdì mattina. giornata tranquilla, in vista di un sabato movimentato.

mattinata al parco sempione con una piacevole quanto stancante partitina di basket sul cui esito glisso per ovvie ragioni. ma ho stoppato cello e quindi sono il vincitore morale. la sera invece serata ruocck al ritratti caffè con marcello e francesco protagonisti di una serata cover di dave matthews. è stato bello vedere un po' di amici in quella giornata.

si va via presto dal ritratti perchè la mattina dopo c'è l'aereo per londra da prendere presto. tutto tranquillo fino al check-in, quando mi accorgo con sommo terrore di aver lasciato la carta di identità nella stampante di luisa dopo aver fatto la fotocopia. risultato: volo bello che andato, per fortuna alla biglietteria abbiamo incontrato una gentilissima signorina che ci ha consigliato di attendere la fine del check-in per prendere un biglietto nuovo, come se in pratica avessimo perso l'aereo. con 60 euro di penale ovviamente. il rischio c'era: nel volo nuovo solo 4 posti erano liberi e in quell'ora potevano andar via. e qua la signorina si erge a protagonista: vedendoci terrorizzati e disposti a pagare al volo 200 euro per un biglietto nuovo, ogni 10 minuti blocca i posti come se stesse effettuando la prenotazione. dopo un'ora di attesa e di mal di pancia abbiamo i biglietti in mano, torniamo a casa a prendere la carta di identità e finalmente partiamo. l'arrivo è previsto alle 20.30 ora locale, solo che poi per arrivare da stansted alla città ci vuole un'altra ora e mezza, poi dobbiamo trovare l'albergo e così via... in pratica una giornata buttata grazie a una mia prodezza.

il lunedì sveglia di buon'ora. pronti via, albergo (mediocre, la mattina non c'era l'acqua calda) abbandonato e iniziamo il giro di londra. che grande città mamma mia. palazzi bellissimi, mezzi di trasporto tanto cari quanto efficienti, ma soprattutto un incontro di culture: l'ombelico del mondo.

giro della città fatto (memorabile puntata ad hyde park), si va all'hammersmith apollo per il concerto di dave matthews, l'evento che aveva stimolato la gita. dave non passa mai per l'europa, fa queste tre date - da solo - in inghilterra, quale occasione migliore per vederlo? consideriamo che suona da solo in un teatro di 700 posti e il quadro magico è completo. all'apollo siamo raggiunti da marcello e francesco più un nutrito gruppo di fan italiani. si entra.

concerto fantastico, dave è in gran forma e intrattiene le masse con aneddoti che danno l'idea di essere divertenti (capito poco!). ma la scaletta è da paura, la prima metà del concerto è qualcosa di fenomenale. in particolare il terzetto where are you going?/#41/stay or leave fa venire i brividi. due ore di concerto, per fortuna con solo due pezzi da quella schifezza recentemente partorita che è stand up. conclusione con la cover di all along the watchtower e teatro in delirio

gasati al massimo, decidiamo di aspettare dave all'uscita: coronare il concerto con una foto o una stretta di mano sarebbe il massimo. passa il tempo ma non esce, le guardie ci confermano che per andare via passa da lì, la temperatura scende, il gruppetto diminuisce. meglio così, siamo pochi, non viene mai in europa, non può non fare un saluto a una quindicina di irriducibili. dopo DUE ore (passati in compagnia di modelle e alcol... lui, non noi), lo vediamo avviarsi verso l'uscita. ma torna indietro. parlotta a telefono, noi attendiamo pazientemente all'esterno, le guardie ci fanno mettere dietro le transenne. a un certo punto passano tre macchine con i vetri oscurati, dopodichè il buio, sono scomparse persino le guardie. a questo punto io, marcello e un ragazzo austriaco proviamo ad entrare e chiedere informazioni. dave era in una di quelle macchine. un saluto poteva anche farlo, lo stronzo!

nel frattempo s'è fatta l'una e mezza, quindi prendiamo il bus che porta a victoria station, canticchiando e ballando e facendo i coglioni, ridendo di cose accadute nella giornata. da victoria all'aeroporto si ronfa, e anche una volta arrivati a luton. dopodichè il ritorno a milano e infine quello a casa.

magari metto qualche foto in questi giorni.