lunedì 28 luglio 2008

Requiem

Quanto successo durante il congresso di Rifondazione rappresenta probabilmente i chiodi sulla bara della sinistra italiana. Non è tanto per il risultato, del quale sinceramente interessa poco. Quanto per l'atmosfera di rissa e di spaccature interne venuta fuori in questi giorni. Sono a favore dei congressi politici, sono di gran lunga una forma di espressione democratica superiore a certi partiti azienda o altri che inscenano primarie con un candidato già vincente. Però certe scene ti mettono addosso solo tristezza. Dubito rientreranno a breve in Parlamento.

sabato 26 luglio 2008

Pedalando


Il ciclismo mi è sempre piaciuto parecchio. Da piccolo guardavo il Giro con mio nonno, amavo Gianni Bugno, Chiappucci e Chioccioli. Indurain l'ho sempre reputato un campione, nonostante non fosse simpaticissimo. Pantani invece non mi ha mai fatto impazzire, sarà stato il mio essere bastian contrario. Anche se ovviamente era difficile non esaltarsi di fronte a certe imprese. Poi c'è stato il bubbone doping, e ancora oggi è difficile capire chi è bravo e chi invece vince grazie ad "aiuti". Spero che il ragazzo nella foto, Andy Schleck, sia pulito, perché mi sembra, vista anche l'età (è del 1985), un gran bel corridore.

giovedì 24 luglio 2008

Prezzemolino

Siamo solo a inizio legislatura, ma posso già dire che il premio "Prezzemolino" dell'anno vede nettamente favorito Daniele Capezzone. Ex radicale, dopo liti e liti con Pannella si è smarcato dal governo Prodi e ora è diventato portavoce di Forza Italia. Ruolo che ricopre con (fin troppa) veemenza. Qual è la sua tattica? Capezzone non solo rilascia la dichiarazione con la sua opinione. Ma, passata qualche ora, ne rilascia un'altra sullo stesso argomento, contestando quella di un avversario (generalmente Di Pietro). Poi dopo un po' ne rilascia un'altra ancora, invocando l'intervento di qualcuno del Pd e condannando il suo silenzio. Poi arriva la dichiarazione del Pd e lui ne rilascia un'altra criticandola. Poi il giorno dopo torna ancora sull'argomento. Merita lo scettro di campione. La mia solidarietà al suo ufficio stampa. Nell'ultima edizione, ricordo, avevamo avuto un ex aequo tra Maurizio Gasparri e Isabella Bertolini.

mercoledì 16 luglio 2008

Meglio chiarire

Allora, ultimamente a Napoli con la monnezza si sta abbastanza bene. In provincia fino a una settimana fa si soffocava, ma in questa settimana non ho riscontrato problemi. Insomma, la situazione sembra essere migliorata, grazie all'apertura di due discariche nel beneventano e nell'avellinese. E infatti sembra che Berlusconi venerdì annuncerà la fine dell'emergenza rifiuti, probabilmente infilando nel discorso anche l'acquisto di Ronaldinho. Eccallà, la solita faccia da schiaffi. Quello che Berlusconi finge di non sapere, ma sa benissimo perché l'emergenza rifiuti va avanti da 15 anni, molti dei quali sotto il suo governo, è che periodi di quiete grazie al cielo ci sono sempre stati. Lo scorso anno a luglio stavamo soffocando sotto la monnezza, i Colli Aminei stavano per esplodere. Si sono aperte due discariche e tutto è filato liscio finché, a dicembre, le discariche si sono riempite e siamo tornati al solito punto. Ora, le due discariche sono state aperte ma presto si riempiranno di nuovo. Il piano per la raccolta differenziata? Io non lo vedo. Stanno ancora litigando su dove costruire i termovalorizzatori, figuriamoci quando inizieranno a costruirli. La discarica di Chiaiano non aprirà prima dell'autunno, con tutti i dubbi che ci sono sulla sua tenuta. Ma porca puttana, aspetta un attimo prima di dire che è tutto finito. E che cazzo!

Profumi

Mi è tornato in mente stasera, mentre ero a tavola con i miei. Grazie a mio nonno, la mia famiglia ha una piccola casetta a Lacco Ameno, nell'isola d'Ischia. Di conseguenza, da bambino, le mie vacanze a luglio erano assicurate lì. Sul corso principale di Lacco Ameno c'era questo ristorante/pizzeria, 'O padrone d'o mare. Si estendeva su due livelli: quello superiore, che meno ci interessa, era il ristorante. In quello inferiore c'era la taverna, alla quale si accedeva scendendo due gradini e percorrendo un corridoio ai cui lati c'erano tavoli di legno poco illuminati. In fondo al corridoio, la terrazzina che praticamente finiva sul mare, dove mangiavamo la sera quando avevamo voglia di pizza. A gestire la taverna era Salvatore, noto tombeur de touristes dell'isola, nonostante avesse già (pochi) capelli bianchi, che prendeva le ordinazioni e serviva ai tavoli. E poi c'era Ciro, il mitico pizzaiolo che utilizzava una mascherina perché allergico alla farina. Quando c'erano pochi clienti, e tra questi pochi c'eravamo noi, Salvatore permetteva a me e mio fratello, e magari un paio di amici, di servire ai tavoli. Adoravo quel posto, e oggi mi sono ricordato che a farmelo amare così tanto, oltre alla quiete e all'atmosfera, erano i profumi. Il profumo del legno dei tavoli, delle pizze in preparazione. Il profumo del mare, quello delle piantine di basilico sulla terrazza.
'O padrone d'o mare fu costretto a chiudere perché i locali non erano di proprietà. Ha riaperto da qualche anno, con alcuni tavoli nello spiazzo proprio ai piedi del vecchio edificio. Ma purtroppo non c'è più spazio per la pizzeria. Vado sempre meno spesso a Ischia, il mare non mi fa impazzire. Ma credo che la chiusura di quel posto, a cui tanto ero affezionato, sia una delle cause sopite.

domenica 13 luglio 2008

Sole islandese

Arriviamo all'auditorium che i Sigur Ros stanno facendo il soundcheck. Questa volta, al contrario del concerto del 2003 sempre alla Cavea dell'Auditorium, Jonsi non è al bar e quindi non possiamo salutarlo. Ci accomodiamo e ascoltiamo un paio di pezzi, poi inganniamo l'attesa visitando la struttre. Apre Helgi Jonsson (grazie ad ale per il nome, io non ci avevo capito un cazzo), che suonerà il trombone durante il concerto. Si presenta con la chitarra acustica, sembra Beck ma dalla voce mi aspetto da un momento all'altro una cover di Jeff Buckley. Non arriva ma piace assai e con la sua timidezza conquista il pubblico. Sono in un'ottima posizione, confido di fare qualche foto ma alla fine le due ore di concerto saranno quasi tutte in penombra, con uno dei pochi fari a potenza piena sparato quasi in pieno viso. Pazienza. Spero aprano con Svenf-g-englar, ed eccola qua. Chiudo gli occhi e mi faccio trascinare in Islanda. Segue Glosoli e con mio zio concordiamo che a questo punto potremmo anche andarcene soddisfatti. Due splendide ore di concerto, il migliore dei tre che ho visto degli islandesi. Uno show diverso dai precedenti, sempre intenso ma di un'intensità diversa, dovuta anche al cambiamento di atmosfere degli ultimi due album, dai quali saccheggiano brani che riempiono la scaletta. Non è un caso, a mio avviso, che non suonino canzoni tratte da ( ), il loro disco più cupo. Popplagid esclusa, ovviamente, che ormai è la loro chiusura tradizionale. Atmosfere diverse, quindi. Se prima andavi a un concerto dei Sigur Ros e potevi sentire due ore di splendida musica che ti cullava dolcemente prendendoti al cuore, le cose sono cambiate. Ora invece la loro musica ti prende anche nelle gambe, il ritmo è più sostenuto, i toni sono più allegri. Certo, quando suonano i pezzi di Ágætis Byrjun la sensazione è sempre quella (il crescendo di Viõrar Vel Til Loftárasa...). Ma mai avrei pensato che una canzone dei Sigur Ros potesse farmi stampare in faccia un sorriso ebete durante l'esecuzione. E' il caso di Við spilum endalaust. E mai avrei immaginato di vedere Jonssi chiedere di alzarsi in piedi e battere tutti le mani. Non so dire cosa sia cambiato: loro sembrano sempre gli stessi, ad accompagnarli ora oltre alle affezionate Amiina c'è una sorta di Banda Osiris islandese tutta vestita di bianco che effettivamente contribuisce a rendere il clima un po' surreale. Forse la loro fase "invernale" è davvero finita, e i nuovi dischi simboleggiano davvero la primavera islandese. Ma se avete la possibilità andate a vederli dal vivo. In mancanza, cercate il video di un'esecuzione live di Gobbledigook e capirete, se già li avete visti, le differenze dagli show diversi, vedendo un pubblico impazzito battere le mani mentre dall'alto piovono coriandoli bianchi.

mercoledì 9 luglio 2008

Delirio

La scelta di Agnano come sito dove costruire il termovalorizzatore è stata un errore? "Se volete il capro espiatorio, quello è il sindaco che ha delle spalle molto grosse". E' quanto risponde il primo cittadino di Napoli Rosa Russo Iervolino alla domanda se esiste un "colpevole" per la bocciatura della zona orientale della città. La Iervolino non si sente "ingannata" dal lavoro che hanno svolto i tecnici comunali: "Nessuno mi ha ingannata - ha commentato - né il sindaco è tanto sciocco da lasciarsi ingannare. Sono io che ho fatto la scelta e non i tecnici. Io non lo so come tira il vento su Agnano, ma non lo sanno neanche i nostri tecnici. E' evidente che a un certo punto noi non siamo in grado di andare a vedere il fumo fino a che altezza deve andare e come si redistribuisce. Che ne sanno i tecnici di quello che è il giro dei venti ad Agnano?". Per i tempi tecnici previsti, il sindaco ricorda che "il decreto è esperito. Io avrei potuto benissimo dire: 'Dottor Bertolaso, piangitela tu'. Siccome è a rischio di prendersi qualche altra bega, ma noi siamo persone responsabili che non vogliono che la città sia commissariata, allora con grande semplicità reciproca abbiamo deciso di lavorare insieme".

lunedì 7 luglio 2008

Wedding

E' stato un bel matrimonio, e non lo dico perché era di mio zio. Sembrava una situazione da film, con la chiesetta di campagna con il contadino nel campo affianco che continuava a trebbiare, con i tre amici che suonavano Peter Gabriel (ebbè) durante la comunione (Washing of the Water) e l'uscita dalla chiesa (Across the River). Il giardino di casa pieno di fiori, con la nonna che ci ha messo sotto le fatiche nei giorni precedenti per sistemarli. Il gazebo trasparente che affacciava sul bosco. Non è stato affatto un weekend rilassante, ma è stato molto piacevole. Sono le cose che apprezzo della mia famiglia: è composta da pazzi, siamo parecchio caciaroni, ma ci vogliamo bene e insieme si sta da dio.