sabato 14 marzo 2009

Vagando per la Corsica/4

La strada che va da Porto e Calvi è la D84. Sono circa 70 km e uno dei motivi per cui abbiamo approntato l'itinerario in senso orario è perché in questo modo la percorriamo dal lato interno. Lo so che è meno bello, ma soffro di vertigini e visto che dall'altro lato c'è un perenne dirupo, è meglio così. Più che altro perché è una delle tappe più faticose, devi sempre tenere alta l'attenzione a causa della carreggiata strettissima e gli spuntoni di roccia che ti costringono ad affrontare curve cieche. Il consiglio delle guide, in questo caso, è quello di fare un bel colpo di clacson. Comunque la strada è meravigliosa, il paesaggio è selvaggio, montagne rosse a strapiombo su baie dall'acqua cristallina.
Lo stress cala avvicinandosi al mare, quando ci scappa anche qualche rettilineo in pianura. A Calvi soggiorniamo al Camping Paduella, a circa 3km a sud dalla città. Sono molto cortesi, ci danno una piazzola spaziosa, non lontanissima dai bagni (pulitissimi). Montiamo la tenda, aggiungendoci gli acquisti della mattinata, una prolunga per l'elettricità e il nastro isolante per tenere fermo un paletto che ho rotto con grande perizia smontandola in mattinata. Dopodiché spiaggia, a 300 metri dal campeggio. L'acqua è molto pulita, c'è un po' di vento. A pochissimi centimetri dalla spiaggia ci sono i binari della Tramway de Balagne, un trenino di due vagoni che serve le località balneari della costa. In lontananza, la cittadella di Calvi.
Ed ora passiamo al vero protagonista della vacanza, ossia il ristorante U Minellu. Ambiente carino, con un bel pergolato, ristorante a conduzione familiare. Come vino prendiamo un Domaine Orsini di Calenzana, buono ma non al livello di quelli assaggiati finora. Come antipasto prendiamo una omelette al brocciu e alla menta selvatica, buona anche se forse in certi punti la menta copre un po' il sapore del formaggio :guidamichelin:
Ora, Lisa prende un agnello (nel vero senso della parola, visto che è metà bestia) con patate ottimo, ma il capolavoro è il vitello. Innanzitutto lo portano nella padella in cui lo cuociono, ancora sfrigolante, ma è qualcosa di paradisiaco. E' con pancetta, salsa ai funghi e patate, Carne tenerissima, patate gustose, salsina ottima. Molto buona anche la torta alle castagne e alle mele. Torniamo in tende con la ferma intenzione di contraddire il nostro teorema per il quale bisogna girare più ristoranti possibile.

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