domenica 7 marzo 2010

Perché sei tutta bagnata?


Il nuovo lavoro di Martin Scorsese, Shutter Island, è l'adattamento cinematografico del libro di Dennis Lehane pubblicato in Italia con il titolo "L'isola della paura". Ho atteso con molta curiosità l'uscita del film, avendo letto parecchio tempo fa il libro e avendolo trovato molto bello, in grado di creare un'atmosfera cupa e inquietante. Inoltre, avevo già apprezzato la coppia Scorsese-Di Caprio in "The Departed", e quindi l'hype era altino, nonostante capiti spesso che le versioni su pellicola risultino meno efficaci di quelle su carta.
Il film mi ha soddisfatto. La riproduzione è abbastanza fedele, e Scorsese riesce a ricreare quell'atmosfera inquietante, in certi tratti anche claustrofobica, che traspare dalle pagine del libro. La recitazione di Di Caprio è ottima, mi ha impressionato molto positivamente il lavoro sull'incalzante sonoro.
Evitando lo spoiler, comunque abbastanza evidente dal trailer e anche abbastanza intuibile durante il film (poi vabbè, io il libro l'avevo letto anche se non ricordavo quasi nulla, vista la mia memoria ridicola), come ho detto Scorsese riproduce abbastanza fedelmente il libro di Lehane. Si prende una licenza, molto importante, sul finale, dandone una propria interpretazione che invece nel libro resta decisamente più sospesa e affidata al lettore. Purtroppo non posso dire di più, non son mica come quelli di Repubblica che hanno pensato bene di sputtanare i finale.

Nessun commento: