sabato 4 ottobre 2008

Cult of personality


Che vogliamo dire del concerto dei Living Colour di ieri sera a Roma? Prima fila conquistata senza fatica, settaggio audio fatto coi piedi, la voce di Glover non si sentiva per nulla. Dopo Middle Man riusciamo a far capire ai ragazzi la situazione. Siamo a mezzo metro da Vernon Reid, a confesso che ci sono momenti in cui mi distraggo dalle canzoni per seguire le sue dita. Incredibile. La sezione ritmica è massiccia, Wimbish suona il suo basso in trance, Calhoun è una macchina. La cosa più evidente è che i ragazzi non solo sanno suonare, ma si divertono da matti. Qualche sketch, un discorsetto pro-Obama, ma soprattutto ottima musica. Delirio finale, con Wimbish che sale sul poggiatransenne davanti a noi. Vede che ho la macchina fotografica e si mette a farmi le smorfie in camera. Epico.

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