
Ok, non è proprio la leggendaria Lettera 22. A dire la verità non è neanche un'Olivetti, e se vogliamo essere pignoli di scarlatto non ha nemmeno un centimetro. Fatto sta che oggi io e papà abbiamo tirato fuori dalla cassapanca-nostalgia (per intenderci, quella dove sono conservati tutti gli LP della sua gioventù) la sua macchina da scrivere. Purtroppo, a quanto pare, anche nel 2007 per sostenere l'esame per diventare giornalista professionista devi scrivere con una macchina. Per carità, niente di male. Ammetto che ha un certo fascino. L'unico problema è che ti riduci una pezza, se si inceppa un tasto e devi sbloccarlo ti macchi tantissimo. Mi ci metterò un po' di impegno, perchè rispetto alla tastiera da pc la Z e la M sono in due posizioni diverse, e quindi mi devo abituare.
Nessun commento:
Posta un commento