giovedì 19 aprile 2007

stanotte ho fatto uno strano sogno: mi trovavo in una sala operatoria, e attorno al tavolo c'era un numero spropositato di medici, tanto che non riuscivo a scorgere il paziente. questi dottori litigavano, si insultavano, si rinfacciavano episodi e tradimenti. l'operazione era lunga e laboriosa, durava ore e ore, e tra mille difficoltà i medici continuavano ad operare, nonostante molte complicazioni. pensate che, in una delle loro riunioni, uno di questi dottori decise che avrebbe lasciato l'ospedale, e portò con sè alcuni dei suoi più fidati assistenti. successivamente, un altro fece altrettanto, nonostante in una discussione accademica uno dei medici di riferimento della squadra avesse indicato il maestro, ormai deceduto, di questo come uno delle personalità alle quali ispirarsi, anche se questo tale avesse dovuto lasciare la professione (e il paese) tanti anni primi a causa di parcelle un po' particolari su alcune operazioni. il primario, un tipo bonario e paziente, faceva il possibile per tenere compatta l'equipe, anche se probabilmente al termine dell'operazione si sarebbe ritirato.
a un certo punto, tutto sembrò andare per il meglio: i dottori facevano una serie di conferenze in cui annunciavano che la laboriosa operazione era ormai giunta alla conclusione, e a una di queste partecipò anche il ricchissimo capo della clinica rivale; un tipo losco, del quale i dottori in questione avevano sempre parlato malissimo. ma questa volta no, lui era lì che sorrideva, con quel suo solito diabolico ghigno, e approvava quanto fatto.
a questo punto mi sono svegliato di soprassalto e ho urlato "cazzo, ho sognato il partito democratico!"

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