Uno dei dischi del 2007 che più mi ha colpito è quello degli italiani "Il teatro degli orrori", davvero un bel lavoro. Ho atteso a lungo la loro data napoletana, prevista per metà novembre, e quindi potete immaginare la mia delusione quando l'hanno cancellata. Ieri sera suonavano a Salerno, e così ho chiamato a raccolta un paio di amici e siamo partiti.
Inizio concerto previsto per le 22, ma siamo consci che la cosa andrà per le lunghe visto che ci sono anche altri gruppi in cartellone. Trovato a fatica un parcheggio, ci avviamo verso il locale, ci informiamo sulla situazione e inganniamo l'attesa con un kebab.
Entriamo per le 22.30, e da quel momento perdo la cognizione del tempo. So che ne passiamo parecchio su un divanetto (di plastica, ma a sorpresa comodo) mentre si succedono vari soundcheck. Aprono i Flappers, fanno tre pezzi ma noi il culo non lo muoviamo ancora.
Quando tocca a I Pennelli di Vermeer ci avviciniamo un po'. Una sorta di prog dei poveri, suonano una cover di De Andrè. Niente di che ma chiudono con un bel pezzo con un giro di basso molto trascinante.
Lo show de Il teatro degli orrori inizia con rumori demoniaci. Capovilla si avvicina al microfono lentamente, lo afferra e dà il via a "Vita mia". Purtroppo le prime 3/4 canzoni le sentiremo malissimo a causa della pessima scelta della posizione. Dove siamo sistemati, infatti, la chitarra non si sente. Inoltre la voce di Capovilla è pesantemente distorta, ma si capisce presto che è un trucco per mascherare numerose imperfezioni, visto che si trova in condizioni pietose. Va fuori tempo, urta il bassista, barcolla vistosamente e nel furore delle canzoni finisce più di una volta addosso al pubblico, che un po' se lo tira già, un po' lo rimanda sul palco. Più volte cerca di catechizzare il pubblico a non farsi male, e mi chiedo quanto di vero e quanto di ipocrita ci sia nelle sue parole.
Su Carroarmato Rock ci spostiamo in zona mixer e finalmente si sente la chitarra. Da lì il concerto si rivela comunque gradevole perchè il muro di suono è notevole. Alla fine, sulla bella "Maria Maddalena", scompare anche la distorsione dal microfono e le cose vanno meglio. Ma ciò non toglie che le buone impressioni del disco siano state mitigate dal concerto di ieri.
Usciamo dal locale, guardo l'orologio e si son fatte le 3.10. Alle 4.30 mi butto sul letto.
domenica 30 dicembre 2007
venerdì 28 dicembre 2007
Per chiudere bene...
Arrivano i due famelici ex, Jerome Allen e Mike Penberthy, e sono ovviamente i più temuti. L'anno scorso l'accoglienza a MP3 sorpassò abbondantemente la decenza, con gente che lo applaudiva mentre ci faceva il mazzo, e lui ricambiava mandando bacetti al pubblico. Questa volta le cose vanno diversamente, e ogni suo errore viene accolto con soddisfazione. Lo si ami o lo si odi, resta un giocatore temuto per il suo tiro.
Quando entriamo il palazzetto è praticamente deserto. Mi piace arrivare presto, quando ne ho la possibilità, scambiare due chiacchiere e vivermi il prepartita. Così come mi piace andarmene quando il palazzetto ormai sta per chiudere, incontrare gli amici che vanno in tribuna e farmi qualche risata.
In mezzo ovviamente c'è la partita: sabato scorso si è vinto contro la Fortitudo (e io non c'ero...), e la classifica vuole i due punti. Partita bruttina, Schultze ci fa malissimo da fuori, Sales da sotto. Noi tiriamo male ma conteniamo i due ex e ci teniamo aggrappati alla partita. Al riposo andiamo avanti ma con un paio di scelte sensate (come serve un play a questa squadra...) potevamo stare anche sui 7/8 punti di vantaggio.
Alla fine decideranno un paio di canestri di Rocca, un Jones caldissimo dall'arco e in grado di prendere rimbalzi siderali, e una tripla assolutamente insensata di Blums.
Quando entriamo il palazzetto è praticamente deserto. Mi piace arrivare presto, quando ne ho la possibilità, scambiare due chiacchiere e vivermi il prepartita. Così come mi piace andarmene quando il palazzetto ormai sta per chiudere, incontrare gli amici che vanno in tribuna e farmi qualche risata.
In mezzo ovviamente c'è la partita: sabato scorso si è vinto contro la Fortitudo (e io non c'ero...), e la classifica vuole i due punti. Partita bruttina, Schultze ci fa malissimo da fuori, Sales da sotto. Noi tiriamo male ma conteniamo i due ex e ci teniamo aggrappati alla partita. Al riposo andiamo avanti ma con un paio di scelte sensate (come serve un play a questa squadra...) potevamo stare anche sui 7/8 punti di vantaggio.
Alla fine decideranno un paio di canestri di Rocca, un Jones caldissimo dall'arco e in grado di prendere rimbalzi siderali, e una tripla assolutamente insensata di Blums.
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lunedì 17 dicembre 2007
Momenti di gloria
Art Garfunkel è stato creato appositamente per cantare il finale di Bridge Over Troubled Water.
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domenica 9 dicembre 2007
Piero Bucchi, parte seconda
Ci eravamo lasciati due mesi fa con un record di 0-4. Da allora la situazione non è cambiata moltissimo: 3 vittorie e 6 sconfitte, si langue nei bassifondi. Il problema è che sono arrivate sconfitte evitabili, come nel caso di Montegranaro (primo tempo dominato), Treviso e Avellino. Ecco, ieri si è perso ad Avellino. Bella squadretta, ma giochiamo una gran gara, teniamo botta per buona parte della partita con un Monroe commovente e un Rocca imperiale. Tocchiamo anche +11. Poi a quattro minuti dalla fine crolliamo, e quelli prendono il largo. Che è successo? E' successo che nel primo tempo Bucchi ha tolto contemporaneamente dal campo Rocca e Jones, esponendoci a difficoltà sottocanestro. E' successo che Monroe, che manco doveva giocare, ha visto il primo riposo al 16'. La ripresa è il capolavoro: terzo quarto senza neanche un cambio, poi entra Malaventura e da lì avremo un minuto di riposo per Monroe (38' in campo alla fine), un po' a Thomas e un po' a Jones. Fine. Rivera non esce dal campo, Rocca per la seconda partita consecutiva gioca il secondo tempo per intero e ovviamente finisce lingua a terra. Avellino, che non aveva ruotato chissà quanto i suoi uomini, ma quei pochi cambi almeno li aveva fatti con criterio, mette la quinta e saluta tutti. Noi rimaniamo nella merda e se perdiamo a Scafati sono cazzi amari, perchè davanti difficilmente qualcuno crollerà.
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martedì 4 dicembre 2007
Calderoli il tenerone
"Non mi piaccio, ma qualcuno il lavoro sporco lo deve fare. Per esempio non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe". Roberto Calderoli si confessa e, intervistato da "Grazia" nel numero in edicola domani, rivela aspetti sconosciuti della sua personalità, spiegando come nascono alcune delle sue dichiarazioni più forti. "Se mi sono mai pentito di aver detto o fatto qualcosa? Sì - risponde il dirigente del Carroccio - quando indossai la maglietta anti-Islam. Quella è stata la notte più brutta della mia vita. Ho pregato disperatamente, chiedendo di poter rimediare, limitare i danni. Quella notte ho capito che la mia buona fede non può assolvermi". "Il vero Calderoli - prosegue - è quello buono. La politica é teatro. Quando si alza il sipario io faccio la mia parte. Nessuno chiederebbe mai a un attore se lui è il personaggio che interpreta, vero? Con i miei avversari politici capita che fumiamo insieme in un'area abusiva dietro l'aula del Senato. E' come essere in un camerino dopo lo spettacolo. Lì si dice la verità, si guardano le cose per come sono, ci si ascolta. Si trovano intese e soluzioni". L'ex ministro leghista spiega così perché spesso ha scelto di recitare la parte del provocatore: "Una necessità. Anzi: una colpa. Vostra, dei giornalisti. Nessuno scrive e riporta frasi che non siano slogan. Se vuoi farti sentire devi spararle grosse. Le provocazioni sono le uniche che si riescono a sentire". Anche se ora, per accontentare la compagna Gianna Gancia, sta cercando di cambiare la propria immagine pubblica: "Ci provo. Ma se mi accorgo che la Lega non ha visibilità - avverte - allora ricomincio. Devo farlo. Non mi piaccio, ma qualcuno il lavoro sporco lo deve fare. Per esempio non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe". Infine, una confessione intima: "Sembrerà stupido ma ho paura di morire prima di aver pagato tutto il mutuo. E poi ho paura della fine: del salto nel buio".
Posto che bisogna vedere se l'intervista in sè non sia una provocazione per far notizia (a sto punto Calderoli il dubbio te lo instilla), la riflessione non mi sembra sbagliata. La si spara grossa per fare notizia, per uscire sui giornali. Si esasperano situazioni tutto sommato normali.
A questo punto però mi chiedo cosa pensino poi gli elettori. L'atteggiamento di Calderoli e di chi si comporta come lui è da irresponsabili, è l'atteggiamento di chi non pensa alle conseguenze, a quello che potrebbe fare chi li ascolta.
Detto questo, la mente è andata subito all'imitazione di De Luigi.
Posto che bisogna vedere se l'intervista in sè non sia una provocazione per far notizia (a sto punto Calderoli il dubbio te lo instilla), la riflessione non mi sembra sbagliata. La si spara grossa per fare notizia, per uscire sui giornali. Si esasperano situazioni tutto sommato normali.
A questo punto però mi chiedo cosa pensino poi gli elettori. L'atteggiamento di Calderoli e di chi si comporta come lui è da irresponsabili, è l'atteggiamento di chi non pensa alle conseguenze, a quello che potrebbe fare chi li ascolta.
Detto questo, la mente è andata subito all'imitazione di De Luigi.
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lunedì 26 novembre 2007
Cardarelli
Per chi non lo sapesse, il Cardarelli è l'ospedale di Napoli. Rocca e Flamini out per distorsione, Rivera si è allenato pochissimo, Thomas reduce da uno stiramento e di un viaggio negli Usa per la morte del suo mentore. Il quadro non è dei migliori, arrivo al Palapuccio giusto in tempo per la palla a due (basta un po' di pioggia e questa città collassa) e vedo che Bucchi ha optato per Cacciola in quintetto. Il ragazzo se la caverà benone, così come il nuovo arrivato Bernard. Partita orribile, i ferri del PalaSojourner sono di marmo e ti sputano fuori qualsiasi tiro. Jones è tenuto bene da Hurd, e solo Monroe riesce a trovare qualche spunto con continuità. Anche Rieti sarebbe in emergenza, ma alla fine solo Bonora resta in panchina: Finley gioca e ci distrugge.
Un po' di zona ci tiene in partita ma nel quarto quarto non segniamo praticamente mai. Altra sconfitta e mo' arriva Treviso, per fortuna c'è la consueta birra post-partita a tirare su il morale.
Un po' di zona ci tiene in partita ma nel quarto quarto non segniamo praticamente mai. Altra sconfitta e mo' arriva Treviso, per fortuna c'è la consueta birra post-partita a tirare su il morale.
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sabato 24 novembre 2007
Antistress
Può essere stata una giornata faticosa che ha coronato una brutta settimana. Può essere che sei sveglio da 16 ore, ne hai passate una dozzina a lavorare, saresti anche particolarmente stanco. Ma poi capita l'occasione di andare a fare due tiri, e che fai, mica rinunci? Entri in campo, prendi la palla in mano, fai due palleggi. Tutto può succedere ora, il mondo è messo da parte. Ci sei tu, la palla, un canestro e alcuni amici. E' il modo migliore per scacciare lo stress quotidiano, per estraniarsi. In campo pensi solo a quella palla e a quel canestro, corri, salti, spingi un po' a rimbalzo, ti diverti. E' come se tutto il resto non esistesse.
Prendi la palla e tiri. Il ferro te la sputa fuori. Beh, non tutto è perfetto!
Prendi la palla e tiri. Il ferro te la sputa fuori. Beh, non tutto è perfetto!
venerdì 23 novembre 2007
L'Italia è strana
Viviamo in un paese davvero bizzarro. Un paese in cui, il giorno dopo una trasmissione sulla mafia, alcuni politici chiedono una puntata "riparatrice", per far vedere che la Sicilia ha anche tante cose positive. Un paese in cui, quando si dice "forse c'è qualcosa che non va" riguardo una città dove ogni giorno un cristiano crepa sull'asfalto crivellato dai colpi di una famiglia rivale, il sindaco si agita e sbraita al complotto antinapoletano.
E così, in questo paese, capita di leggere notizie come questa.
Clemente Mastella chiede, e ottiene, la sospensione di una fiction Rai: non andrà in onda come previsto martedì 27 novembre, in prima serata su RaiUno, La vita rubata, il film diretto da Graziano Diana che racconta la storia di Graziella Campagna, uccisa da Cosa Nostra a diciassette anni perché testimone oculare di un delitto di mafia. Il motivo: l'udienza d'appello, prevista per il prossimo 13 dicembre, dei killer condannati in primo grado per l'omicidio della giovane il 12 dicembre del 1985. La direzione generale della Rai ha accolto la richiesta del presidente della Corte d'Appello di Messina che, attraverso il ministro di Giustizia, ha segnalato come la messa in onda della fiction avrebbe potuto turbare la serenità dei giudici.
"Così la povera Graziella viene uccisa due volte". Questo il commento, dispiaciuto, di Beppe Fiorello, che nel film interpreta Piero, fratello della vittima e carabiniere. "Mi piace raccontare storie che nessuno conosce e che invece meritano di essere raccontate - osserva l'attore - qui c'è una ragazza morta barbaramente per aver incrociato sulla propria strada Cosa Nostra e c'è un fratello, Pietro, che ha dedicato la vita a ridare dignità alla propria famiglia".
Il film, spiega Beppe Fiorello, "poteva essere un modo per aiutare i Campagna. Invece, e parlo da cittadino non da attore, offriamo ulteriori garanzie a questi assassini che da oltre vent'anni la scampano. Dispiace constatare che preferiamo atteggiamenti garantisti a vantaggio di chi queste garanzie non le deve avere avendo calpestato una vita così giovane. Siamo in un Paese in cui la verità è calpestata, insabbiata, incerottata. Mi auguro che la situazione si sblocchi: il pubblico deve conoscere questa storia".
Graziella Campagna, interpretata dalla ventenne Larissa Volpentesta (nelle sale in questi giorni con Vicerè di Roberto Faenza) fu assassinata per essere stata involontaria testimone di un delitto di mafia. La ragazza, che lavorava in una lavanderia di Saponara, piccolo centro in provincia di Messina, ritrovò per caso in una camicia un documento compromettente che portò Cosa Nostra alla decisione di eliminarla e di occultarne il cadavere. Era il 12 dicembre 1985. Principale accusato (e condannato all'ergastolo in primo grado) Gerlando Alberti junior, nipote dell'omonimo boss palermitano.
"Graziella aveva appena 17 anni e lavorava per portare soldi alla famiglia. Non aveva grilli per la testa - ha detto il fratello Pietro Campagna, intervenendo qualche giorno fa a un convegno sulla legalità - non sognava di diventare un ingegnere o un avvocato, il suo unico sogno era guadagnare qualche lira per comprare il corredo. Venne trovata, tre giorni dopo la sua morte, tra montagne orribili e desolate, sfigurata da cinque colpi di lupara. Gli esecutori furono arrestati ma, nonostante il processo, vennero liberati. Il mio avvocato ha lavorato gratuitamente e alla sentenza ha pianto. In questi casi tutti dovrebbero seguire il suo esempio".
Già che c'erano potevano girare la fiction con il punto di vista dei mafiosi.
Ricordo che il nostro Ministro della Giustizia (grasse risate) è stato testimone di nozze di Francesco Campanella, mafioso pentito, ex braccio destro del boss di Villabate Nino Mandalà, nonchè segretario dei giovani dell'Udeur. Tra le altre cose, pare abbia anche avuto un ruolo importante nella falsificazione della carta di identità di Provenzano per fargli ricevere le cure all'estero. Oggi è al gabbio.
E così, in questo paese, capita di leggere notizie come questa.
Clemente Mastella chiede, e ottiene, la sospensione di una fiction Rai: non andrà in onda come previsto martedì 27 novembre, in prima serata su RaiUno, La vita rubata, il film diretto da Graziano Diana che racconta la storia di Graziella Campagna, uccisa da Cosa Nostra a diciassette anni perché testimone oculare di un delitto di mafia. Il motivo: l'udienza d'appello, prevista per il prossimo 13 dicembre, dei killer condannati in primo grado per l'omicidio della giovane il 12 dicembre del 1985. La direzione generale della Rai ha accolto la richiesta del presidente della Corte d'Appello di Messina che, attraverso il ministro di Giustizia, ha segnalato come la messa in onda della fiction avrebbe potuto turbare la serenità dei giudici.
"Così la povera Graziella viene uccisa due volte". Questo il commento, dispiaciuto, di Beppe Fiorello, che nel film interpreta Piero, fratello della vittima e carabiniere. "Mi piace raccontare storie che nessuno conosce e che invece meritano di essere raccontate - osserva l'attore - qui c'è una ragazza morta barbaramente per aver incrociato sulla propria strada Cosa Nostra e c'è un fratello, Pietro, che ha dedicato la vita a ridare dignità alla propria famiglia".
Il film, spiega Beppe Fiorello, "poteva essere un modo per aiutare i Campagna. Invece, e parlo da cittadino non da attore, offriamo ulteriori garanzie a questi assassini che da oltre vent'anni la scampano. Dispiace constatare che preferiamo atteggiamenti garantisti a vantaggio di chi queste garanzie non le deve avere avendo calpestato una vita così giovane. Siamo in un Paese in cui la verità è calpestata, insabbiata, incerottata. Mi auguro che la situazione si sblocchi: il pubblico deve conoscere questa storia".
Graziella Campagna, interpretata dalla ventenne Larissa Volpentesta (nelle sale in questi giorni con Vicerè di Roberto Faenza) fu assassinata per essere stata involontaria testimone di un delitto di mafia. La ragazza, che lavorava in una lavanderia di Saponara, piccolo centro in provincia di Messina, ritrovò per caso in una camicia un documento compromettente che portò Cosa Nostra alla decisione di eliminarla e di occultarne il cadavere. Era il 12 dicembre 1985. Principale accusato (e condannato all'ergastolo in primo grado) Gerlando Alberti junior, nipote dell'omonimo boss palermitano.
"Graziella aveva appena 17 anni e lavorava per portare soldi alla famiglia. Non aveva grilli per la testa - ha detto il fratello Pietro Campagna, intervenendo qualche giorno fa a un convegno sulla legalità - non sognava di diventare un ingegnere o un avvocato, il suo unico sogno era guadagnare qualche lira per comprare il corredo. Venne trovata, tre giorni dopo la sua morte, tra montagne orribili e desolate, sfigurata da cinque colpi di lupara. Gli esecutori furono arrestati ma, nonostante il processo, vennero liberati. Il mio avvocato ha lavorato gratuitamente e alla sentenza ha pianto. In questi casi tutti dovrebbero seguire il suo esempio".
Già che c'erano potevano girare la fiction con il punto di vista dei mafiosi.
Ricordo che il nostro Ministro della Giustizia (grasse risate) è stato testimone di nozze di Francesco Campanella, mafioso pentito, ex braccio destro del boss di Villabate Nino Mandalà, nonchè segretario dei giovani dell'Udeur. Tra le altre cose, pare abbia anche avuto un ruolo importante nella falsificazione della carta di identità di Provenzano per fargli ricevere le cure all'estero. Oggi è al gabbio.
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lunedì 19 novembre 2007
PalaBarbuto violato
Finalmente riesco a vedere una vittoria dal vivo. Con Cantù era una partita importantissima, un'altra sconfitta ci avrebbe messo con le spalle al muro. Invece Napoli ha giocato 30 minuti eccellenti, ha preso il largo dopo pochi minuti e da allora non si è più fermata. Rivera ha distribuito palloni favolosi al suo solito, anche se lo scout gli ha segnato solo 3 assist. Malaventura è stato il primo ad approfittarne. Solita prestazione solida di Rocca, e progressi anche da Monroe, bravo in difesa e meno testardo nel cercare le penetrazioni. Sembrava in ripresa anche Jamel Thomas, ma purtroppo si è strappato e ora dovrà stare fermo per un po'. A ore dovrebbe arrivare anche il cambio per Rocca.
Cantù mi è sembrata una squadra che necessita urgentemente di rinforzi: Wood è bravino ma se lo si marca bene c'è poco altro. Serve un realizzatore e anche un centro. Buono l'esordio di Toure'.
Questo per quanto riguarda gli umani. Per i fenomeni c'è da registrare il 29+7 di Jumaine Jones, con 9/14 dal campo. Sto ragazzo è incredibile, domina le partite senza neanche il bisogno di servirlo ossessivamente.
Cantù mi è sembrata una squadra che necessita urgentemente di rinforzi: Wood è bravino ma se lo si marca bene c'è poco altro. Serve un realizzatore e anche un centro. Buono l'esordio di Toure'.
Questo per quanto riguarda gli umani. Per i fenomeni c'è da registrare il 29+7 di Jumaine Jones, con 9/14 dal campo. Sto ragazzo è incredibile, domina le partite senza neanche il bisogno di servirlo ossessivamente.
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Dio c'è!
Grande dichiarazione di Salma Hayek. "Ero piatta, entrai in chiesa e pregai. Durante un viaggio in Messico, io e mia madre entrammo in una chiesa cattolica e io pregai perchè accadesse un miracolo, bagnai le mani nell'acquasantiera e chiesi più seno".
Dio c'è, fa i miracoli e li fa pure bene.
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martedì 13 novembre 2007
Libero Stato in libera Chiesa
Ultime notizie da Città del Vaticano. Dopo che la scorsa settimana l'intero gruppo parlamentare si era eroicamente opposto a un liberticida emendamento alla Finanziaria che prevedeva l'abolizione dell'esenzione Ici sui beni ecclesiastici della Chiesa, oggi un altro attentato alla libertà di culto (del dio euro) è stato respinto con fermezza e coraggio. Non è passato infatti l'ordine del giorno che prevedeva che la parte dell'otto per mille non destinata dai contribuenti vaticani nè alla Chiesa nè allo Stato fosse destinata a spese di carattere umanitario da far gestire allo Stato. L'attuale sistema in vigore prevede che le somme non destinate vengano destinate in parte allo Stato e in parta alla Chiesa. Un meccanismo che permette alla Chiesa di ottenerne la parte maggiore. Mentre giungono notizie di strane attività telluriche nel cimitero in cui è sepolto Camillo Benso conte di Cavour, il premier (nella foto) ha espresso viva soddisfazione per quanto sta avvenendo in Parlamento in questi giorni.
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lunedì 12 novembre 2007
Passo del gambero
Oggi ho maledetto la sveglia che è suonata nel momento in cui Pat Riley mi stava spiegando, da allenatore della mia squadretta, come intendeva lavorare al mio (pessimo, aggiungo io) tiro in sospensione. Io lo ascoltavo affascinato e sta stronza manda tutto a puttane.
Comunque, ieri altra sconfitta di Napoli, quarta su quattro in casa, questa volta contro una Scavolini Pesaro tutt'altro che irresistibile. Il problema è che i progressi che si erano visti contro Montegranaro e Varese sono svaniti di botto: attacco statico e idee poco chiare. Sacripanti ha scelto di riempire l'area per bloccare il pick and Rocca, ma non siamo stati capaci di trovare valide alternative. Oddio, Bucchi un tentativo l'ha fatto, schierando a un certo punto un quintetto senza lunghi, con Jones e Flamini. Ovviamente Pasco e Slay ci hanno mangiato in testa per tre minuti. Passi indietro, quindi, e il problema è che non si vede nessun gioco per Jones, che per quanto sia un giocatore di categoria superiore non può inventarsi canestri dal nulla. Inoltre, il povero Rivera sembra soffrire l'apatia degli esterni: se Thomas invece che correre cammina (emblema della partita la stoppata subita a pochi secondi dalla fine con un lentissimo arresto e tiro in contropiede), se Monroe deve mettere a punto l'arresto e tiro invece che caricare a testa bassa e infrangersi sui difensori, se persino Malaventura stecca una partita, allora il portoricano predica nel deserto, e dopo 15 secondi di riccioli inutili si vede recapitare di nuovo la palla in mano. Non avendo il tiro di Greer, il poveretto deve buttarsi dentro e vedere come va. In settimana dovrebbe arrivare un cambio per Rocca: Raicevic in borghese, ufficialmente per attacco di squaraus, ma destinato alla Stella Rossa. Facessero presto perchè Mason non può giocare il quarto quarto con quattro falli ogni volta. Con Cantù si dovrà vincere a tutti i costi.
Comunque, ieri altra sconfitta di Napoli, quarta su quattro in casa, questa volta contro una Scavolini Pesaro tutt'altro che irresistibile. Il problema è che i progressi che si erano visti contro Montegranaro e Varese sono svaniti di botto: attacco statico e idee poco chiare. Sacripanti ha scelto di riempire l'area per bloccare il pick and Rocca, ma non siamo stati capaci di trovare valide alternative. Oddio, Bucchi un tentativo l'ha fatto, schierando a un certo punto un quintetto senza lunghi, con Jones e Flamini. Ovviamente Pasco e Slay ci hanno mangiato in testa per tre minuti. Passi indietro, quindi, e il problema è che non si vede nessun gioco per Jones, che per quanto sia un giocatore di categoria superiore non può inventarsi canestri dal nulla. Inoltre, il povero Rivera sembra soffrire l'apatia degli esterni: se Thomas invece che correre cammina (emblema della partita la stoppata subita a pochi secondi dalla fine con un lentissimo arresto e tiro in contropiede), se Monroe deve mettere a punto l'arresto e tiro invece che caricare a testa bassa e infrangersi sui difensori, se persino Malaventura stecca una partita, allora il portoricano predica nel deserto, e dopo 15 secondi di riccioli inutili si vede recapitare di nuovo la palla in mano. Non avendo il tiro di Greer, il poveretto deve buttarsi dentro e vedere come va. In settimana dovrebbe arrivare un cambio per Rocca: Raicevic in borghese, ufficialmente per attacco di squaraus, ma destinato alla Stella Rossa. Facessero presto perchè Mason non può giocare il quarto quarto con quattro falli ogni volta. Con Cantù si dovrà vincere a tutti i costi.
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mercoledì 7 novembre 2007
Attualità
Negli ultimi giorni il dibattito politico si è concentrato su tematiche scottanti, di grande attualità e vicine alle esigenze della gente comune. Abbiamo avuto così i parlamentari leghisti che hanno contestato Garibaldi in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita, abbiamo avuto il sempre intraprendente on. dell'Udc Volontè (dalla faccia si capiscono molte cose, Lombroso aveva ragione) mettere a punto una proposta di legge che istituisca il reato di "apologia del comunismo", abbiamo avuto la splendida idea (lui dice battuta) di Diliberto di portare in Italia la mummia di Lenin, con conseguenti polemiche.
Il prossimo passo sarà l'istituzione di una commissione di inchiesta sulle cause dell'estinzione dei dinosauri.
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politics
martedì 6 novembre 2007
Il fatto
A casa mia c'è una regola: non si vede la tv a tavola. Quando ceniamo è uno dei pochi momenti di aggregazione familiare che ci sono concessi, tenere il televisore acceso sarebbe uno spreco. Fino a qualche anno fa c'era però una deroga, quando iniziava "Il Fatto" di Enzo Biagi. Anche perchè noi siam tutt'altro che napoletani negli orari dei pasti, e quindi, se non avevamo già finito di cenare, poco ci mancava.
Dieci minuti di puro giornalismo. Pacato, mai noioso, Il Fatto dimostrava l'inutilità di ore e ore di chiacchiere.
Biagi lascia un grande vuoto, soprattutto considerando quelli che dovrebbero raccoglierne l'eredità. Difficile da individuare qualcuno con tale caratura morale, viene lo sconforto.
Quando è tornato in televisione, con Rotocalco Televisivo, si vedeva già che stava poco bene. Lo dissi ai miei che non sarebbe durato molto e purtroppo avevo ragione. Un motivo in più per maledire chi ci ha privato della sua voce per cinque anni.
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giornalismi
lunedì 5 novembre 2007
Ci accontentiamo
Due punti servivano e due punti sono arrivati. Strana partita, bruttina, noi siamo ancora in rodaggio ma Varese sta proprio inguaiata, a parte Beck che sembra un bel talentino. Comunque, siamo stati sempre in controllo della partita, e per essere in trasferta non c'è male. Dall'altra parte, dovevamo ammazzarla prima, ma spero sia solo questione di tempo. Esordio per Jumaine Jones: il moro esordisce attaccandosi a Galanda, gli fischian fallo ma lui continua a difendere. Atteggiamento che già piace. Prende una tripla, airball. Dopo pochi secondi gli arriva la palla in punta, finta di partenza in palleggio, si alza ed è solo cotone. Tripla di coglioni, diceva giustamente Dis/Impegno. Il ragazzo dominerà la partita, non farà neanche un'infrazione di passi e per un americano al primo incontro è ottimo. Solito sontuoso Rocca, benissimo anche Flamini, Thomas un po' altalenante. Ma, JJ a parte, il meglio lo abbiam visto con Rivera, un signor play.
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domenica 4 novembre 2007
'O rraù
E' più di un piatto. E' un rito che a Napoli si ripete da secoli ogni domenica o giorno di festa. Si dice che per fare il ragù ci sia bisogno della pazienza di Giobbe. E' vero, per farlo diventare bello tirato, di quel colore rosso sangue, è necessario stare anche cinque o sei ore vicino al fornello.
E' una soddisfazione alzarsi la domenica e vedere questo enorme tegame di terracotta pieno di ragù che cuoce a fuoco lento. La salsa pippia, sembra magma. Un piccolo Vesuvio in casa!
'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
io nun songo difficultuso;
ma luvàmmel' 'a miezo st'uso
Sì,va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avéssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest' 'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' ' a faja dicere na parola?...
Chesta è carne c' ' a pummarola
E' una soddisfazione alzarsi la domenica e vedere questo enorme tegame di terracotta pieno di ragù che cuoce a fuoco lento. La salsa pippia, sembra magma. Un piccolo Vesuvio in casa!
'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
io nun songo difficultuso;
ma luvàmmel' 'a miezo st'uso
Sì,va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avéssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest' 'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' ' a faja dicere na parola?...
Chesta è carne c' ' a pummarola
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giovedì 1 novembre 2007
Thank you for smoking
No, non si parla del film (molto carino tra l'altro).
Non sono un fumatore. Non di sigarette, almeno. Comunque, non sono uno di quelli che odiano il fumo, ho amici che fumano, li tollero senza problemi e sopporto anche il fumo passivo. Qualche tiro l'ho fatto anche io, di solito mi piace fumare una sigaretta in enoteca, bevendo vino rosso. Detta così, fa molto upper class, lo so.
Dunque, due cose rapide sul fumo.
La prima è che mi diverto a osservare i gruppetti di persone fuori ai locali per fumare. Ieri ho fatto lo scritto dell'esame per diventare professionista all'Hotel Ergife a Roma. Prima dell'inizio si stava nella hall. Fuori diluviava e i fumatori erano lì fuori, stoici, a sfidare la tempesta pur di farsi due tiri. E' una dipendenza, lo so, ma non posso fare a meno di essere incuriosito da questi gruppetti di persone schiave di 5cm di tabacco e nicotina.
Altri contatti con il fumo li sto avendo grazie a simpatiche signorine che, mentre sei seduto al pub a sbevazzarti la tua amata pinta di Guinness (o in gelateria), ti si avvicinano e ti chiedono se fumi. In caso di risposta positiva, ti regalano un pacchetto di Pall Mall e se ne vanno felici.
La Dunhill ha addirittura messo a punto un servizio di schiavi che stanziano nei locali, ti chiedono se hai bisogno di qualcosa e te lo vanno a comprare. "Volere gioggoladini per dua signora? Vado, badrone! Volere sigaredde? Bene badrone, de le gompro subido. Ma solo Dunhill, badrone!"
E' incredibile a cosa siano disposte le grandi marche di sigarette per trovare nuovi clienti.
Ho chiesto un po' di informazioni a un parente che lavora nel settore (no, non fa il contrabbandiere) dei mercanti di morte. Mi ha confermato che dietro a queste operazioni ci sono ore di pippe mentali di persone accuratamente prezzolate per pensare queste operazioni.
Primo passo: far conoscere all'ipotetico consumatore che esistono le tue sigarette. Secondo passo: far in modo che l'ipotetico consumatore provi le tue sigarette. Terzo passo: l'ipotetico consumatore inizia a considerare le tue sigarette come possibilità nel caso la sua marca preferita manchi. Quarto passo: il consumatore compra le tue sigarette. Banalmente, funziona così.
Non sono un fumatore. Non di sigarette, almeno. Comunque, non sono uno di quelli che odiano il fumo, ho amici che fumano, li tollero senza problemi e sopporto anche il fumo passivo. Qualche tiro l'ho fatto anche io, di solito mi piace fumare una sigaretta in enoteca, bevendo vino rosso. Detta così, fa molto upper class, lo so.
Dunque, due cose rapide sul fumo.
La prima è che mi diverto a osservare i gruppetti di persone fuori ai locali per fumare. Ieri ho fatto lo scritto dell'esame per diventare professionista all'Hotel Ergife a Roma. Prima dell'inizio si stava nella hall. Fuori diluviava e i fumatori erano lì fuori, stoici, a sfidare la tempesta pur di farsi due tiri. E' una dipendenza, lo so, ma non posso fare a meno di essere incuriosito da questi gruppetti di persone schiave di 5cm di tabacco e nicotina.
Altri contatti con il fumo li sto avendo grazie a simpatiche signorine che, mentre sei seduto al pub a sbevazzarti la tua amata pinta di Guinness (o in gelateria), ti si avvicinano e ti chiedono se fumi. In caso di risposta positiva, ti regalano un pacchetto di Pall Mall e se ne vanno felici.
La Dunhill ha addirittura messo a punto un servizio di schiavi che stanziano nei locali, ti chiedono se hai bisogno di qualcosa e te lo vanno a comprare. "Volere gioggoladini per dua signora? Vado, badrone! Volere sigaredde? Bene badrone, de le gompro subido. Ma solo Dunhill, badrone!"
E' incredibile a cosa siano disposte le grandi marche di sigarette per trovare nuovi clienti.
Ho chiesto un po' di informazioni a un parente che lavora nel settore (no, non fa il contrabbandiere) dei mercanti di morte. Mi ha confermato che dietro a queste operazioni ci sono ore di pippe mentali di persone accuratamente prezzolate per pensare queste operazioni.
Primo passo: far conoscere all'ipotetico consumatore che esistono le tue sigarette. Secondo passo: far in modo che l'ipotetico consumatore provi le tue sigarette. Terzo passo: l'ipotetico consumatore inizia a considerare le tue sigarette come possibilità nel caso la sua marca preferita manchi. Quarto passo: il consumatore compra le tue sigarette. Banalmente, funziona così.
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lunedì 29 ottobre 2007
Regalo
All'intervallo saluto un amico, siamo avanti di 14 e abbiamo visto la squadra giocare bene, davvero benissimo, forse il miglior basket da anni. Ci diamo appuntamento al giorno dopo per i commenti. Stamattina ci siamo sentiti e lui ha esordito dicendo "ci siamo lasciati che giocavamo a basket". Vero, verissimo. Napoli nei primi 20 minuti ha fatto vedere cosa può fare fin quando le gambe reggono. In settimana i giocatori hanno festeggiato i primi allenamenti al completo. Però i due punti di ieri, sfumati al supplementare dopo che Rivera aveva miracolosamente trovato un fallo a 1 secondo dalla fine e sbagliato il libero della vittoria, andavano presi. Vince invece Montegranaro, squadra tosta e piena di giocatori interessanti (Damien Filloy su tutti) e si torna a essere ultimi in solitaria.
Possiamo consolarci pensando ai primi 20 minuti, a un Rocca monumentale, a Rivera impreciso al tiro ma autore di una gran partita, a qualche segnale di Raicevic che comunque in difesa è stato orrido. Thomas irritante, Monroe deve ancora selezionare meglio i tiri. Il problema è che la coperta è corta, abbiamo finito con Flamini pivot e francamente non si può. Attendiamo l'arrivo di Jumaine Jones e di un centro che faccia rifiatare Rocca. Ne abbiamo bisogno come il pane, come avevamo bisogno di sti due punti regalati ai simpatici marchigiani.
Possiamo consolarci pensando ai primi 20 minuti, a un Rocca monumentale, a Rivera impreciso al tiro ma autore di una gran partita, a qualche segnale di Raicevic che comunque in difesa è stato orrido. Thomas irritante, Monroe deve ancora selezionare meglio i tiri. Il problema è che la coperta è corta, abbiamo finito con Flamini pivot e francamente non si può. Attendiamo l'arrivo di Jumaine Jones e di un centro che faccia rifiatare Rocca. Ne abbiamo bisogno come il pane, come avevamo bisogno di sti due punti regalati ai simpatici marchigiani.
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venerdì 26 ottobre 2007
lunedì 22 ottobre 2007
Teorema del traffico
"L'abilità del guidatore è inversamente proporzionale alla grandezza della macchina".
In particolare, ho notato che i possessori di Fiat Sedici tendono assiduamente a bloccare il traffico con manovre al limite delle leggi della fisica, della dinamica e del Monopoli.
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venerdì 19 ottobre 2007
Processo a...
Imputato Bucchi Piero, si segga. Le preannuncio che in questo procedimento a suo carico non le saranno riconosciute le pur esistenti attenuanti del caso: la Coppa Italia vinta due anni fa e i tanti infortuni di quest'estate.
Ecco un breve resoconto dei capi di imputazione ai quali deve rispondere:
- Perchè è intervenuto sul mercato, assieme al general manager Costa Ario, per prendere un play con poco tiro e con la mentalità del passaggio, di nome Rivera Filiberto, quando lei ha sempre avuto in squadra un play realizzatore?
- Perchè ha acquistato un giocatore serbo di metri 2 e 07, tale Raicevic Miroslav, per farlo giocare fuori dalla linea del tiro da 3? Raicevic è un giocatore interno, ma lei ha sempre giocato con un 4 esterno.
- Perchè ha acquistato un ragazzo inesperto ma volenteroso come Haryasz Matt, utilizzando peraltro uno dei pochi visti disponibili, per farlo giocare 10 minuti a partita? Lo ha scelto lei, quindi probabilmente aveva fiducia in questo giocatore. Allora perchè non lo fa giocare?
- Perchè il centro della nazionale italiana, Rocca Richard Mason, non riceve palloni giocabili in post basso?
- Perchè il pick and roll, la specialità del Rocca di cui sopra, è completamente scomparso dal "gioco" della squadra?
- Perchè ha ritenuto opportuno doversi sbarazzare di un giocatore di talento e attaccato alla città di Napoli come Spinelli Valerio?
Le posso annunciare, imputato Bucchi, che il giudizio della Corte non sarà clemente.
Ecco un breve resoconto dei capi di imputazione ai quali deve rispondere:
- Perchè è intervenuto sul mercato, assieme al general manager Costa Ario, per prendere un play con poco tiro e con la mentalità del passaggio, di nome Rivera Filiberto, quando lei ha sempre avuto in squadra un play realizzatore?
- Perchè ha acquistato un giocatore serbo di metri 2 e 07, tale Raicevic Miroslav, per farlo giocare fuori dalla linea del tiro da 3? Raicevic è un giocatore interno, ma lei ha sempre giocato con un 4 esterno.
- Perchè ha acquistato un ragazzo inesperto ma volenteroso come Haryasz Matt, utilizzando peraltro uno dei pochi visti disponibili, per farlo giocare 10 minuti a partita? Lo ha scelto lei, quindi probabilmente aveva fiducia in questo giocatore. Allora perchè non lo fa giocare?
- Perchè il centro della nazionale italiana, Rocca Richard Mason, non riceve palloni giocabili in post basso?
- Perchè il pick and roll, la specialità del Rocca di cui sopra, è completamente scomparso dal "gioco" della squadra?
- Perchè ha ritenuto opportuno doversi sbarazzare di un giocatore di talento e attaccato alla città di Napoli come Spinelli Valerio?
Le posso annunciare, imputato Bucchi, che il giudizio della Corte non sarà clemente.
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lunedì 15 ottobre 2007
Sofferenza
Dopo quattro giornate a 0 punti, la squadra non va. Certo, c'è tanta sfiga e il calendario è tostissimo: le prossime due sono in casa con Siena e a Bologna sponda Virtus quindi difficile prevedere un incremento del bottino. Il problema è che di passi avanti se ne vedono pochi. Rocca e Monroe ieri a Teramo hanno fatto vedere ottime cose, ma hanno giocato praticamente da soli. Rivera non ha inciso, Thomas ha preso buoni tiri ma ha sparato sempre corto. Raicevic è al momento la delusione maggiore, tende a nascondersi e a fare falli stupidi. Sarà un'annata lunga.
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martedì 2 ottobre 2007
Atrocità
Ieri non si è vista una partita di basket. Treviso fa schifo, noi siamo stati capaci di fare ancora più schifo di loro. Raggiungo Francesco un po' prima (troppo prima) delle 19 a casa sua, prendiamo l'auto, la città è stranamente deserta. Arriviamo presto al palazzetto, prendiamo i soliti posti in alto a sinistra nella curva. E' un peccato che la squadra stia andando così male perchè mai come quest'anno mi sto divertendo al palazzetto, con amici vecchi e nuovi.
La partita è orribile, il primo tempo finisce 25-24. Per darvi un'idea, la mia squadretta giovedì aveva fatto 20 punti in 15 minuti. Nella ripresa si segna un po' di più, alla fine Soragna decide che la gara la vuole vincere e segna cinque punti micidiali.
In mezzo abbiamo visto che Chalmers e Gaines non hanno la più pallida idea di come si fa giocare una squadra (lampi di classe da Chalmers nel terzo quarto), che Treviso non sa attaccare una zona, che Rivera fa i capricci che manco un bambino, che Blums ha le palle di correggere i suoi errori.
La situazione è tostissima, Bucchi non sembra avere in mano la squadra e le sue scelte sono opinabili: leva i giocatori nel loro momento migliore, compreso un Cacciola prezioso, ritarda l'uso della zona, dimentica Flamini in panca, non ha creato uno schema per Jones, in campo 20 minuti filati nel secondo tempo, come Rocca.
La partita è orribile, il primo tempo finisce 25-24. Per darvi un'idea, la mia squadretta giovedì aveva fatto 20 punti in 15 minuti. Nella ripresa si segna un po' di più, alla fine Soragna decide che la gara la vuole vincere e segna cinque punti micidiali.
In mezzo abbiamo visto che Chalmers e Gaines non hanno la più pallida idea di come si fa giocare una squadra (lampi di classe da Chalmers nel terzo quarto), che Treviso non sa attaccare una zona, che Rivera fa i capricci che manco un bambino, che Blums ha le palle di correggere i suoi errori.
La situazione è tostissima, Bucchi non sembra avere in mano la squadra e le sue scelte sono opinabili: leva i giocatori nel loro momento migliore, compreso un Cacciola prezioso, ritarda l'uso della zona, dimentica Flamini in panca, non ha creato uno schema per Jones, in campo 20 minuti filati nel secondo tempo, come Rocca.
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lunedì 1 ottobre 2007
Falsa partenza
Come prevedibile, si inizia con una sconfitta. Ho visto una brutta partita, con due squadre in palese ritardo di condizione fisica. Probabilmente la differenza è arrivata dalla panchina di Milano, decisamente più lunga, e da Bulleri, che non a caso ha fatto il ritiro un mese prima degli altri.
Comunque, finchè le gambe hanno retto, ho visto molta, moltissima esecuzione dei giochi e abbiamo giocato alla pari. Probabilmente con Chris in campo sarebbe finita diversamente.
Rivera ha giocato benino, poi nel finale si è prodotto in un paio di giocate di Brownesca memoria; Malaventura precisissimo al tiro, peccato che appena Tranquillo ha raccontato di quanto sia contento delle palle che gli fa avere Rivera, Matteo ha iniziato a lanciare a Fili (magari per ricambiare) dei palloni imprendibili.
Thomas in netta crescita, sarà preziosissimo. Raicevic ancora un po' timido ma ha fatto quel giro e tiro da urlo. Mason solito gladiatore ma anche lui in palese ritardo di condizione. Quella partenza in palleggio contro Watson è da guardia.
Per quanto riguarda i cambi, Blums è giocatore che ha il sacro fuoco, Haryasz poco coinvolto ma che stoppata ad Ansu, Giovacchini purtroppo due palle ha toccato e due guai ha fatto, Flamini nella media.
Bicchiere mezzo pieno.
Comunque, finchè le gambe hanno retto, ho visto molta, moltissima esecuzione dei giochi e abbiamo giocato alla pari. Probabilmente con Chris in campo sarebbe finita diversamente.
Rivera ha giocato benino, poi nel finale si è prodotto in un paio di giocate di Brownesca memoria; Malaventura precisissimo al tiro, peccato che appena Tranquillo ha raccontato di quanto sia contento delle palle che gli fa avere Rivera, Matteo ha iniziato a lanciare a Fili (magari per ricambiare) dei palloni imprendibili.
Thomas in netta crescita, sarà preziosissimo. Raicevic ancora un po' timido ma ha fatto quel giro e tiro da urlo. Mason solito gladiatore ma anche lui in palese ritardo di condizione. Quella partenza in palleggio contro Watson è da guardia.
Per quanto riguarda i cambi, Blums è giocatore che ha il sacro fuoco, Haryasz poco coinvolto ma che stoppata ad Ansu, Giovacchini purtroppo due palle ha toccato e due guai ha fatto, Flamini nella media.
Bicchiere mezzo pieno.
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basket
venerdì 28 settembre 2007
Quest'anno ci sarà da sudare: squadra totalmente rinnovata, le altre si sono rinforzate mentre noi abbiamo tagliuzzato il budget e abbiamo puntato su un po' di scommesse assortite. La squadra mi piace, possiamo arrivare ai playoff, ma l'avvio sarà sicuramente tosto, visto che abbiamo un calendario complicatissimo e guai fisici a non finire: Rocca ha giocato due partite con i compagni, Thomas una e Monroe starà fuori per un mesetto. I play, per la prima volta dopo tanto tempo, sono dei veri e propri registi: Rivera sembra avere mani veloci e quattro occhi per come pesa il compagno libero, inoltre in due amichevoli viste finora nei finali punto a punto ha sempre preso in mano la situazione; Blums è ordinato, rapido e tira da 3. Come guardie Monroe che fisicamente è un toro e ha una meccanica di tiro un po' strana ma abbastanza efficace, e Malaventura che dà difesa e tiro da fuori. In posizione 3 Jamel Thomas, arrivato un po' appesantito e ora alle prese con i postumi di una distorsione. L'ala forte è Raicevic, gran talento, mano pulita, ma reduce da un anno di stop: se riprende confidenza è uno dei migliori del campionato. Centro l'immenso Mason Rocca, e come cambi dei lunghi due gregari come Simone Flamini (che sarebbe un 3... ma difesa, difesa, difesa) e Matt Haryasz, grosso ma ancora inesperto. Completano il roster Cacciola, Giovacchini e un po' di giovani. Domenica si gioca a Milano, magari si perderà (firmo ora per due vittorie nelle prime sei gare), ma io non vedo l'ora si cominci.
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lunedì 24 settembre 2007
A Guido Meda
Piccola azienda italiana e pilota australiano con moglie topa 1
Colossi motoristici giapponesi e il re degli evasori fiscali 0
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altri sport
mercoledì 19 settembre 2007
Sempre a proposito della Rai...
Basketnet pubblica questa simpatica intervista a Massimo De Luca (bella cravatta, ndV), direttore di RaiSport. Un uomo che dovrebbe essere fuori da ogni sospetto, visto che nel 1978 diede vita (come ricordato nell'intervista) a "Tutto il basket minuto per minuto", ma che probabilmente si è rincoglionito con il passare degli anni, l'aumentare della sua importanza e soprattutto gli anni di lavoro a Mediaset.
Ora esaminerò con calma alcune sue affermazioni, dal basso della mia poca esperienza e dall'alto del canone che paghiamo in casa.
Cosa rende un evento sportivo appetibile per una rete che, com’è logico che sia, vuole attirare l’attenzione del maggior numero possibile di spettatori?
Contano la qualità e soprattutto la posta in palio. La Serie A di basket, purtroppo, riscuote un interesse molto ridotto, mentre le manifestazioni importanti che coinvolgono la nazionale sono una cosa diversa: nelle partite trasmesse in chiaro abbiamo superato il 10% di share, un risultato non straordinario ma accettabile, e sono convinto che se gli azzurri avessero avuto dei risultati meno sciagurati avremmo potuto registrare degli ascolti ancora migliori.
La prima frase già spiazza. Conta la qualità e la posta in palio. Ora, non stavamo parlando del torneo del dopolavoro del dir. De Luca, ma di un campionato europeo di uno sport che è comunque tra i più seguiti in Italia. La nazionale, come ricorda lo stesso De Luca, ha superato sempre il 10% di share, e questo non è un risultato "accettabile", ma straordinario, visto che un programma come "Turisti per caso", trasmesso al posto di Italia-Slovenia, ha toccato solo il 7%. Se ne sono resi conto anche loro quando, per strani problemi tecnici, non potevano trasmettere Italia-Polonia sul satellite e hanno dovuto metterla al posto di un film come "Una teenager alla Casa Bianca", che probabilmente avrebbero visto solo i figli di Del Noce e di De Luca.
Non crede che dare il dovuto spazio al basket nelle trasmissioni e nei tg sportivi contribuirebbe ad aumentare l’interesse degli spettatori nei confronti della palla a spicchi, dando vita quindi ad un circolo vizioso da cui tutte le componenti coinvolte trarrebbero beneficio?
Lo dico con dispiacere, ma non è così. Purtroppo dare spazio a sport diversi dal calcio corrisponde automaticamente a perdere audience, a maggior ragione in orari in cui c’è una concorrenza spietata.
Quello che De Luca fa finta di non sapere è che le partite di calcio ormai sono in netto calo di pubblico già da un bel po' di tempo. Quello che De Luca finge di dimenticare è che la RAI, che già si è fatta strappare i diritti per il mondiale di calcio da Sky, ha trasmesso, nello stesso periodo degli Europei di basket, gli europei di pallavolo. Ma d'altronde, si sa, "dare spazio a sport diversi dal calcio corrisponde automaticamente a perdere audience".
Quali sono, secondo Lei, i motivi che spingono le emittenti satellitari –nello specifico Sky- a comportarsi diversamente nei confronti degli sport “minori”? Non sono anche i loro ragionamenti di natura commerciale?
Quello delle emittenti satellitari è un pubblico già limitato e selezionato, un pubblico –cioè- che sceglie la TV satellitare per ciò che offre. Emittenti come Sky non si pongono obiettivi relativi all’audience quanto al numero di abbonamenti.
Ma neanche la RAI, caro direttore De Luca, dovrebbe porsi obiettivi di audience, visto che i soldi le arrivano comunque dagli abbonamenti. Capisco che magari si perderebbe un po' di pubblicità (ma non è vero, visto che il basket ha surclassato gli altri programmi RAI quando è stato trasmesso), ma nei paesi civili, vedi BBC, così funziona. Si punta sulla qualità.
Ora esaminerò con calma alcune sue affermazioni, dal basso della mia poca esperienza e dall'alto del canone che paghiamo in casa.
Cosa rende un evento sportivo appetibile per una rete che, com’è logico che sia, vuole attirare l’attenzione del maggior numero possibile di spettatori?
Contano la qualità e soprattutto la posta in palio. La Serie A di basket, purtroppo, riscuote un interesse molto ridotto, mentre le manifestazioni importanti che coinvolgono la nazionale sono una cosa diversa: nelle partite trasmesse in chiaro abbiamo superato il 10% di share, un risultato non straordinario ma accettabile, e sono convinto che se gli azzurri avessero avuto dei risultati meno sciagurati avremmo potuto registrare degli ascolti ancora migliori.
La prima frase già spiazza. Conta la qualità e la posta in palio. Ora, non stavamo parlando del torneo del dopolavoro del dir. De Luca, ma di un campionato europeo di uno sport che è comunque tra i più seguiti in Italia. La nazionale, come ricorda lo stesso De Luca, ha superato sempre il 10% di share, e questo non è un risultato "accettabile", ma straordinario, visto che un programma come "Turisti per caso", trasmesso al posto di Italia-Slovenia, ha toccato solo il 7%. Se ne sono resi conto anche loro quando, per strani problemi tecnici, non potevano trasmettere Italia-Polonia sul satellite e hanno dovuto metterla al posto di un film come "Una teenager alla Casa Bianca", che probabilmente avrebbero visto solo i figli di Del Noce e di De Luca.
Non crede che dare il dovuto spazio al basket nelle trasmissioni e nei tg sportivi contribuirebbe ad aumentare l’interesse degli spettatori nei confronti della palla a spicchi, dando vita quindi ad un circolo vizioso da cui tutte le componenti coinvolte trarrebbero beneficio?
Lo dico con dispiacere, ma non è così. Purtroppo dare spazio a sport diversi dal calcio corrisponde automaticamente a perdere audience, a maggior ragione in orari in cui c’è una concorrenza spietata.
Quello che De Luca fa finta di non sapere è che le partite di calcio ormai sono in netto calo di pubblico già da un bel po' di tempo. Quello che De Luca finge di dimenticare è che la RAI, che già si è fatta strappare i diritti per il mondiale di calcio da Sky, ha trasmesso, nello stesso periodo degli Europei di basket, gli europei di pallavolo. Ma d'altronde, si sa, "dare spazio a sport diversi dal calcio corrisponde automaticamente a perdere audience".
Quali sono, secondo Lei, i motivi che spingono le emittenti satellitari –nello specifico Sky- a comportarsi diversamente nei confronti degli sport “minori”? Non sono anche i loro ragionamenti di natura commerciale?
Quello delle emittenti satellitari è un pubblico già limitato e selezionato, un pubblico –cioè- che sceglie la TV satellitare per ciò che offre. Emittenti come Sky non si pongono obiettivi relativi all’audience quanto al numero di abbonamenti.
Ma neanche la RAI, caro direttore De Luca, dovrebbe porsi obiettivi di audience, visto che i soldi le arrivano comunque dagli abbonamenti. Capisco che magari si perderebbe un po' di pubblicità (ma non è vero, visto che il basket ha surclassato gli altri programmi RAI quando è stato trasmesso), ma nei paesi civili, vedi BBC, così funziona. Si punta sulla qualità.
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Ora, a me Grillo non sta particolarmente simpatico, e infatti avrete visto che in questo blog del V-Day non se n'è parlato, con tutto che condivido buona parte della proposta di legge e della battaglia del capopopolo genovese. Il V-Day è stata una grande manifestazione popolare, con tanta gente stufa che ha riempito le piazze, informandosi esclusivamente su internet visto che i media si sono accorti di questa cosa solo il 9 settembre. Gran bella iniziativa, complimenti a Grillo che, ripeto ancora una volta, non amo particolarmente per tutta una serie di motivi che ora non vi sto a spiegare.
Comunque, quando leggi certe cose, come quella che vi sto per far leggere, non puoi non diventare un Grilliano della prima ora.
ROMA - L'editoriale che non ti aspetti. È quello di Mauro Mazza, direttore del Tg2 che nell'edizione delle 13 del telegiornale della Rai dichiara, senza troppi giri di parole: il movimento di Beppe Grillo può causare nuove tragedie.
L'EDITORIALE - «Cosa accadrebbe - dice Mazza - se un giorno all'improvviso un pazzo, uno squilibrato sentendo quelle accuse premesse il grilletto? Un tempo c'erano i cattivi maestri, che additavano come nemico un commissario, un giornalista, un magistrato e accadeva che qualcuno, pazzo o meno, andasse e premesse il grilletto e qualche volta uccidesse. Oggi non abbiamo più i cattivi maestri né i buoni, abbiamo solo gli apprendisti stregoni. La storia, si dice, si ripete due volte, una volta in tragedia una volta in farsa. Ma cosa succederebbe se invece facesse il percorso inverso e da farsa si trasformasse in tragedia? Cosa accadrebbe se un mattino qualcuno ascoltati quegli insulti contro tizio e contro caio premesse il grilletto?».
Mi dispiace che il direttore Mazza (non volendo pubblicare la foto a causa della sua viscidità ho messo una foto di un caso di omonimia ben più apprezzabile) si sia accorto solo ora che i toni nel paese si siano esagitati. Ma se in più di 10 anni di offese reciproche tra una parte politica e l'altra, di gran lunga superiori per gravità a quanto detto da Grillo, nessun pazzo si è mosso, non vedo perchè debba succedere ora. La verità è che la Casta si sta cacando sotto, e sta sguinzagliando i suoi fidi scudieri.
Per la cronaca, il direttore Mauro Mazza (quota Alleanza Nazionale, dove è approdato dopo anni di craxismo) è quello che fece un editoriale, sempre al tg2, contro Luttazzi "per sentito dire", accusandolo di aver sodomizzato, vestito da Andreotti, un manichino del cadavere di Aldo Moro. Quando invece Luttazzi aveva letto un monologo in cui narrava un sogno di Andreotti.
Un bel giorno tutta questa merda gli tornerà addosso, si spero.
Un gran giornalista, insomma. Prima o poi tutta questa ***** gli tornerà addosso.
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topa
mercoledì 12 settembre 2007
Dunque, è stato un Europeo sottotono. Purtroppo le premesse erano di gran lunga migliori, ma con il passare dei giorni, ancora prima degli Europei, Recalcati ha dovuto rinunciare a pedine fondamentali come Gallinari, Galanda e Rocca
Purtroppo, le riserve non sono all'altezza e ci siamo ritrovati in rosa un Crosariol che è ancora molto immaturo, tanto per fare un esempio. Comprensibile la scelta di Recalcati di portare un più esperto Di Bella al posto di Daniel Hackett, ma l'europeo del virtussino è stato atroce. Mai visto un play che quando è in campo fa gestire la palla agli altri.
Il problema è, come diceva anche Sergio Scariolo, che il ricambio generazionale è probabilmente iniziato da troppo poco tempo: Bargnani e Belinelli sono giocatori ancora poco completi, e non possono essere ancora i veri leader.
Belinelli dovrebbe essere quello più pronto, visto che ha già esperienza internazionale e che la Fortitudo spesso si aggrappava a lui. E' venuto fuori con calma ma il suo Europeo è stato in crescendo, dopo le prime prestazioni abbastanza obbrobriose. Il difetto di Beli è che si intestardisce nel tiro da fuori, e tra l'altro non avendo un carattere molto umile, tende a voler tirare nelle posizioni più strane possibili. Insomma, non pensa a segnare ma a come tirare. Comunque, l'Italia ha giocato le sue migliori partite quando Marco ha iniziato anche a buttarsi in area e attaccare il canestro.
Bargnani, invece, non è mai stato il leader in nessuna sua squadra finora, neanche a Treviso. Pensare che potesse diventarlo ora mi sembra un'assurdità. Quello che però ha sorpreso è la mancanza di cattiveria, di voglia agonistica. Per carità, ha 21 anni e quindi è normalissimo che sia ancora la partita a dominare lui e non viceversa, ma non mi aspettavo di vederlo così "soft". E invece continuava ad accontentarsi del tiro da fuori, non metteva palla a terra quando era marcato dai lunghi più grossi, e cose così.
Poi c'è la vecchia guardia, che ha retto da sola nelle partite di maggiore difficoltà ma poi è andata in bambola: Basile ormai è la controfigura di se stesso, anche se probabilmente ha dovuto adattare il suo gioco visto che di gente che sparacchia ce ne sarebbe, Marconato è sul viale del tramonto ma ha giocato un paio di buone partite, Soragna è partito bene ma non ha dato il suo solito contributo.
Durante la partita con la Germania, vincibilissima con un po' di cuore in più, mi sarei aspettato qualche urlo di grinta da parte loro. Mi pare di non aver visto nulla di questo, a parte forse un caso isolato. E questa squadra senza grinta non va da nessuna parte, facciamo i narcisi e fatichiamo a farne 50 ai tedeschi, facendoli banchettare nella nostra area e concedendo loro 20 rimbalzi d'attacco.
Mordente mi è piaciuto parecchio, invece, così come Bulleri, tutt'altro giocatore rispetto a quello fastidioso visto a Milano negli ultimi due anni: il suo arresto e tiro è da insegnare ai bambini.
Infine, va dato un grande merito a Gigli. Non mi è mai piaciuto ma è diventato un giocatore di basket: grande difesa, tosto a rimbalzo, sporca palloni. Davvero bravo, dovrebbe solo trovare qualche soluzione in più in attacco.
Doveva essere un Europeo di transizione, di crescita per i nostri ragazzi in vista di Pechino. In Cina non ci saremo ed è probabile che, più che un torneo di transizione, la manifestazione europea segni la fine di un ciclo, con gli addii a Recalcati, Basile, Marconato.
E a quel punto servirà un coach valido e in grado di saper allenare i giovani e strigliarli al momento giusto.
Purtroppo, le riserve non sono all'altezza e ci siamo ritrovati in rosa un Crosariol che è ancora molto immaturo, tanto per fare un esempio. Comprensibile la scelta di Recalcati di portare un più esperto Di Bella al posto di Daniel Hackett, ma l'europeo del virtussino è stato atroce. Mai visto un play che quando è in campo fa gestire la palla agli altri.
Il problema è, come diceva anche Sergio Scariolo, che il ricambio generazionale è probabilmente iniziato da troppo poco tempo: Bargnani e Belinelli sono giocatori ancora poco completi, e non possono essere ancora i veri leader.
Belinelli dovrebbe essere quello più pronto, visto che ha già esperienza internazionale e che la Fortitudo spesso si aggrappava a lui. E' venuto fuori con calma ma il suo Europeo è stato in crescendo, dopo le prime prestazioni abbastanza obbrobriose. Il difetto di Beli è che si intestardisce nel tiro da fuori, e tra l'altro non avendo un carattere molto umile, tende a voler tirare nelle posizioni più strane possibili. Insomma, non pensa a segnare ma a come tirare. Comunque, l'Italia ha giocato le sue migliori partite quando Marco ha iniziato anche a buttarsi in area e attaccare il canestro.
Bargnani, invece, non è mai stato il leader in nessuna sua squadra finora, neanche a Treviso. Pensare che potesse diventarlo ora mi sembra un'assurdità. Quello che però ha sorpreso è la mancanza di cattiveria, di voglia agonistica. Per carità, ha 21 anni e quindi è normalissimo che sia ancora la partita a dominare lui e non viceversa, ma non mi aspettavo di vederlo così "soft". E invece continuava ad accontentarsi del tiro da fuori, non metteva palla a terra quando era marcato dai lunghi più grossi, e cose così.
Poi c'è la vecchia guardia, che ha retto da sola nelle partite di maggiore difficoltà ma poi è andata in bambola: Basile ormai è la controfigura di se stesso, anche se probabilmente ha dovuto adattare il suo gioco visto che di gente che sparacchia ce ne sarebbe, Marconato è sul viale del tramonto ma ha giocato un paio di buone partite, Soragna è partito bene ma non ha dato il suo solito contributo.
Durante la partita con la Germania, vincibilissima con un po' di cuore in più, mi sarei aspettato qualche urlo di grinta da parte loro. Mi pare di non aver visto nulla di questo, a parte forse un caso isolato. E questa squadra senza grinta non va da nessuna parte, facciamo i narcisi e fatichiamo a farne 50 ai tedeschi, facendoli banchettare nella nostra area e concedendo loro 20 rimbalzi d'attacco.
Mordente mi è piaciuto parecchio, invece, così come Bulleri, tutt'altro giocatore rispetto a quello fastidioso visto a Milano negli ultimi due anni: il suo arresto e tiro è da insegnare ai bambini.
Infine, va dato un grande merito a Gigli. Non mi è mai piaciuto ma è diventato un giocatore di basket: grande difesa, tosto a rimbalzo, sporca palloni. Davvero bravo, dovrebbe solo trovare qualche soluzione in più in attacco.
Doveva essere un Europeo di transizione, di crescita per i nostri ragazzi in vista di Pechino. In Cina non ci saremo ed è probabile che, più che un torneo di transizione, la manifestazione europea segni la fine di un ciclo, con gli addii a Recalcati, Basile, Marconato.
E a quel punto servirà un coach valido e in grado di saper allenare i giovani e strigliarli al momento giusto.
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domenica 9 settembre 2007
Il nuovo video di Bin Laden contiene grandi elementi di genialità. Innanzitutto, non è apparso sul web, non è arrivato alla solita Al Jazeera, ma tramite misteriosi canali è finito nelle mani della CIA. E già questo fa pensare.
Poi, Osama si è fatto un bel ritocchino. Sembra ringiovanito di vent'anni, con la sua barba tagliata e ben curata. Ma soprattutto, non è più grigia, ma nera nera. Ora, se non erro - e in tal caso qualcuno mi corregga -, per l'Islam è vietato tingersi la barba. In tal caso il caro Osama l'ha fatta grossa.
Terzo punto, il messaggio. Un invito ad abbracciare l'Islam a causa della mancanza di tasse. Una frase che rivela la comunanza di intenti tra Al Qaeda e la Lega Nord, i terroristi di casa nostra. Entrambi odiano le tasse (e vabbè), entrambi amano i fucili.
Infine, va denunciata ancora una volta la censura che il messaggio ha subito sui media italiani. Infatti, sembra che sia stata tagliata la parte più significativa del messaggio, quella decisiva per convertire in massa milioni di occidentali. Il vostro amato giornalista è riuscito a reperire, grazie a una fonte preziosa quale l'avvocato Taormina, lo spezzone finale del video, censurato in maniera così vergognosa dai media comunisti.
"Avete capito bene, aboliremo l'Ici"
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Bulleri per Papi... gol!
Dunque, posso dirvi che la Lituania è andata al riposo avanti di 1. Come abbia giocato, non so. So che negli ultimi secondi abbiamo fatto 5 punti, con una tripla assurda di Soragna sulla sirena. Almeno credo, perchè in quel momento la linea era alla pallavolo e il basket era relegato in un angolino dello schermo. Eggià, perchè la sfortuna ha voluto che le due partite fossero per lunghi minuti in contemporanea, e così era impossibile seguire in maniera seria sia l'Italbasket che l'Italvolley, che per la cronaca ha vinto. Ha perso invece la squadra di Recalcati, che ha visto ancora una volta Bargnani discontinuo (e mal servito o mai servito, negli ultimi minuti), Belinelli opaco tranne negli ultimi minuti, quando ha iniziato ad andare dritto a canestro. Basile impreciso ma presente, si è rivisto Marconato e questa è una buona notizia anche se potrebbe essere tardi. Comunque, abbiamo retto e forse abbiamo giocato la migliore partita finora. Tenere la Lituania sotto quota 80 non è per niente facile, e avremmo potuto portarla a casa se non avessimo sprecato l'impossibile: Siskauskas fa un rarissimo 0/2 ai liberi ma ci facciamo fregare il rimbalzo e Jasikevicius non perdona, noi gettiamo la palla con Bulleri, poi il signore nella foto (Kaukenas, migliore in campo) segna da 3. Mordente sbaglia la tripla e Siskauskas questa volta fa 2/2. Peccato. Ora non c'è altro da fare, si deve vincere contro Turchia e Germania.
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venerdì 7 settembre 2007
Il mio lavoro mi porta a guardare con grande frequenza le agenzie di stampa. Spesso non è una delle cose più divertenti del mondo, ma è un ottimo modo per rimanere informati su quello che accade, cogliendo cose che magari sui giornali non appariranno. Allo stesso tempo, è possibile notare come ci siano alcuni esponenti politici totalmente ossessionati dal desiderio di apparire, tanto che avvertono l'esigenza di commentare qualsiasi notizia o pseudo-tale che possa destare l'interesse dei giornali, di modo che - in caso di pubblicazione della vicenda - è probabile che la loro opinione sia tenuta in conto. Parlando con un amico/collega (Nick, per chi lo conosce), recentemente era venuto fuori il nome di Fabris dell'Udeur, che però in fin dei conti è il capogruppo alla Camera e quindi ogni volta che apre bocca lo fa anche in nome del partito. E allora direi che la palma di politici più presenti sulle agenzie (senza un motivo particolare perchè lo siano) spetta senza dubbio a Maurizio Gasparri di AN (chiedo scusa ai lettori per la sua foto, spero non ci siano bambini connessi sul blog) e Isabella Bertolini di FI (col cazzo che scrivo il nome del partito). Questi due sono ovunque, e va dato merito di questo anche ai rispettivi uffici stampa (poveretti, mi fanno pena, sgobberanno che manco in Cina...).
Qualsiasi notizia, che va da una dichiarazione di Mastella a un incidente automobilistico all'inaugurazione della sagra delle cotiche, la devono commentare, e ovviamente reinterpretare in modo da dare contro alla maggioranza di governo. Ad esempio, la sagra delle cotiche presenta prodotti meno gustosi rispetto all'edizione precedente, segno del fallimento del governo Prodi. Per carità, niente di male, facessero come gli pare. Ma è quantomeno curioso vedere un tale desiderio di apparire. E credo che la colpa sia anche della stampa, che passa le proprie giornate a pendere dalle labbra (e quelle di Gasparri pendono parecchio) dei politici in attesa di sconvolgenti dichiarazioni. L'ex ministro (oddio...) delle Comunicazioni è stato in grado di intervenire persino sul calcio rifilato dall'allenatore del Catania, Silvio Baldini, al collega Di Carlo, per chiederne l'esonero.
Secondo me sono fatti l'uno per l'altra. I Testimoni di Geova della politica.
P.S.: ecco, per farvi capire, oggi - al momento - nessuno parla di Finanziaria. Tranne la coppia più bella del mondo. Dall'Ansa:
10:38 - FINANZIARIA: GASPARRI; UNIONE ARROGANTE, CDL RISPONDA IN PIAZZA
11.59 - FINANZIARIA: BERTOLINI, SINISTRA LANCIA DIKTAT, NO TAGLI
Qualsiasi notizia, che va da una dichiarazione di Mastella a un incidente automobilistico all'inaugurazione della sagra delle cotiche, la devono commentare, e ovviamente reinterpretare in modo da dare contro alla maggioranza di governo. Ad esempio, la sagra delle cotiche presenta prodotti meno gustosi rispetto all'edizione precedente, segno del fallimento del governo Prodi. Per carità, niente di male, facessero come gli pare. Ma è quantomeno curioso vedere un tale desiderio di apparire. E credo che la colpa sia anche della stampa, che passa le proprie giornate a pendere dalle labbra (e quelle di Gasparri pendono parecchio) dei politici in attesa di sconvolgenti dichiarazioni. L'ex ministro (oddio...) delle Comunicazioni è stato in grado di intervenire persino sul calcio rifilato dall'allenatore del Catania, Silvio Baldini, al collega Di Carlo, per chiederne l'esonero.
Secondo me sono fatti l'uno per l'altra. I Testimoni di Geova della politica.
P.S.: ecco, per farvi capire, oggi - al momento - nessuno parla di Finanziaria. Tranne la coppia più bella del mondo. Dall'Ansa:
10:38 - FINANZIARIA: GASPARRI; UNIONE ARROGANTE, CDL RISPONDA IN PIAZZA
11.59 - FINANZIARIA: BERTOLINI, SINISTRA LANCIA DIKTAT, NO TAGLI
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giovedì 6 settembre 2007
Pavarotti
Spiace perchè quando ero piccolo vedevo sempre i Tre Tenori con i nonni. Ma la mia solidarietà va a chi dovrà portare la bara.
Corazon, cabezas y bolas
Polonia scarsa ma non scarsissima, riusciamo comunque a tenerla in partita praticamente fino alla fine. Le mie coronarie ringraziano. Il problema è che a tratti, nonostante la giornata-no di un giocatore chiave come Soragna, l'Italia mostra anche un buon basket. L'azione nel secondo quarto che ha portato Bargnani a segnare da 3 dall'angolo dopo cinque passaggi dei nostri è sicuramente la migliore vista finora. Solo che manca la continuità nel giocare in questo modo, e questo è dovuto alla mancanza d'esperienza e a un roster corto che ci porta a dare minuti a Crosariol (ancora non pronto) e Di Bella (non pronto e basta, mai visto un play che fa gestire la palla ai compagni nei pochi minuti in cui è in campo). Insomma, è stata una partita fondamentale nel ridarci fiducia, nel dimostrare che Bargnani e Belinelli non si sono dimenticati come si gioca - nonostante qualche ingenuità, ma hanno 20 anni -; ma soprattutto è servita a far ritrovare a capitan Basile fiducia nel suo tiro.
Ora ci aspettano altre tre partite, e bisogna vincerne almeno due se si vuole andare avanti e continuare a sperare: Lituania, Germania e Turchia son clienti tosti.
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mercoledì 5 settembre 2007
Poooo popoooo poooooo
Perdere una partita di basket contro un giocatore anzichè contro una squadra fa sempre arrabbiare. Se poi è la seconda sconfitta di fila, e in entrambi i casi vedi sfumare una possibile vittoria all'ultimo secondo, i nervi saltano parecchio.
Eppure l'Italia aveva giocato un gran primo tempo, con Bargnani assolutamente scatenato ad approfittare della sua maggiore agilità rispetto a Weis, Gigli tosto a rimbalzo e tanto gioco di squadra. Poi nell'intervallo qualcosa si è rotto: Parker continua a fare il fenomeno e Recalcati solo nell'ultimo quarto si ricorda che poteva metterci Mordente in marcatura, Belinelli forza l'inverosimile, Bargnani non vede più una palla. Mancinelli dà una scossa che però viene cavalcata troppo e infatti segue due stronzate del teramano.
Vince la Francia, i tifosi dei galletti cantano POPO POPOOO POPOOO e a noi non resta che sperare in una vittoria stasera contro la Polonia. Dentro o fuori, alla fine dovrebbe essere la nostra specialità.
Eppure l'Italia aveva giocato un gran primo tempo, con Bargnani assolutamente scatenato ad approfittare della sua maggiore agilità rispetto a Weis, Gigli tosto a rimbalzo e tanto gioco di squadra. Poi nell'intervallo qualcosa si è rotto: Parker continua a fare il fenomeno e Recalcati solo nell'ultimo quarto si ricorda che poteva metterci Mordente in marcatura, Belinelli forza l'inverosimile, Bargnani non vede più una palla. Mancinelli dà una scossa che però viene cavalcata troppo e infatti segue due stronzate del teramano.
Vince la Francia, i tifosi dei galletti cantano POPO POPOOO POPOOO e a noi non resta che sperare in una vittoria stasera contro la Polonia. Dentro o fuori, alla fine dovrebbe essere la nostra specialità.
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martedì 4 settembre 2007
Rai, di tutto di più
Capisco che Turisti per Caso sia una trasmissione carina e divertente, ma visto che non si tratta di una diretta la si poteva anche far slittare. Non credo che Roversi e la Blady ne avrebbero avuto a male. E invece no, niente diretta in analogico per l'esordio dell'Italia agli Europei, in barba ai diritti acquistati, allo sbandieramento di tale acquisto e al fantomatico servizio pubblico. Ci si deve accontentare di RaiSat, e ringraziare Francesco per l'ospitata, altrimenti non mi rimaneva che vedermi la differita alle 23.45, come ha fatto mio fratello. Differita neanche integrale, perchè nell'interessantissimo e scoppiettante palinsesto estivo della Rai non c'è spazio per il basket neanche all'orario degli spazzini.
Detto questo, si inizia con il piede sbagliato, con una prestazione pessima da parte degli azzurri contro la Slovenia che, si sa, è la nostra bestia nera. Nonostante questo, pur giocando di merda abbiamo sfiorato il colpaccio, trovando il vantaggio per due volte nell'ultimo minuto, l'ultima delle quali a 4 secondi dalla fine con una tripla di un immenso Soragna, ben imboccato da un Bulleri che ha avuto problemi di falli ma che è stato fondamentale con le sue penetrazioni. Purtroppo nella repentina azione successiva Lakovic ha trovato solo la retina da 8 metri, e quindi gli sforzi per rimontare uno svantaggio che ha toccato anche i 15 punti sono stati vani.
Male, malissimo, le nostre due presunte stelle, Bargnani e Belinelli: imprecisi al tiro, difesa poca, gioco di squadra ancora di meno. Positivo Gigli, impalpabili gli altri.
Menzione d'onore per Marco Mordente: se tutti giocassero con la sua voglia questa squadra darebbe 30 punti a mezza Europa.
Detto questo, si inizia con il piede sbagliato, con una prestazione pessima da parte degli azzurri contro la Slovenia che, si sa, è la nostra bestia nera. Nonostante questo, pur giocando di merda abbiamo sfiorato il colpaccio, trovando il vantaggio per due volte nell'ultimo minuto, l'ultima delle quali a 4 secondi dalla fine con una tripla di un immenso Soragna, ben imboccato da un Bulleri che ha avuto problemi di falli ma che è stato fondamentale con le sue penetrazioni. Purtroppo nella repentina azione successiva Lakovic ha trovato solo la retina da 8 metri, e quindi gli sforzi per rimontare uno svantaggio che ha toccato anche i 15 punti sono stati vani.
Male, malissimo, le nostre due presunte stelle, Bargnani e Belinelli: imprecisi al tiro, difesa poca, gioco di squadra ancora di meno. Positivo Gigli, impalpabili gli altri.
Menzione d'onore per Marco Mordente: se tutti giocassero con la sua voglia questa squadra darebbe 30 punti a mezza Europa.
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venerdì 31 agosto 2007
Due o tre cose...
che credo di aver imparato sui normanni e, di riflesso, un po' sui francesi:
- i treni: molto belli quelli regionali, il TGV non l'ho preso, gli intercity sono sporchi da far schifo
- l'inglese non esiste, per fortuna c'era Luisa che col francese se la cava
- le barriere architettoniche sono sconosciute, hotel senza ascensori e mezzi pubblici pieni di scale
- si mangia davvero bene, i formaggi sono squisiti, le crepes buone. peccato per la loro tendenza a mettere burro e panna ovunque
- la birra non si può bere. prezzi allucinanti. mezzo litro di heineken (heineken eh, non chissà che) sopra i 5 euro. Record toccati con il mezzo litro di Affligem a 6,70€ e la bottiglia di Desperados da 33cl in vendita a 6,20€! In compenso il Calvados è buonissimo.
- il "mezzo" scarico, per "carichi" meno ingombranti, è diffuso ovunque. ottima idea. moltissime campagne pro-raccolta differenziata
- grandissima passione per gli sport, sarà che a giorni si giocherà il mondiale di rugby (e in tv le pubblicità abbondavano), ma ovunque vedi riviste e negozi di articoli sportivi che vanno ben oltre il calcio: basket, rugby per l'appunto, ciclismo...
- i francesi non solo sono patriottici fino al midollo e orgogliosi di tutto ciò che è francese (CSI viene tradotto "Les Experts", per radio almeno il 50% della musica che gira deve - per legge - essere francese), ma all'interno di questo patriottismo è insito un "regionalismo" di fondo. orgoglio e attaccamento alla propria regione. normandia e bretagna non sono solo territori, ma modi di vivere, di cucinare. dei veri e propri brand
- c'è la satira!
- la gratitudine verso gli USA per la liberazione è sempre forte. A Bayeux, prima città liberata dagli Alleati dopo lo sbarco, sono in vendita cartoline con scritto "benvenuti ai nostri liberatori". La differenza con l'Italia è che la Francia mantiene un'autonomia politica ben evidente dalla politica terroristica di Bushie e soci. Politica evidenziata anche da Sarkozy (a proposito, quest'uomo è ovunque: giornali, riviste, saggi, saghe a fumetti), che ha parlato di un rapporto di "alleanza, non di allineamento".
- i treni: molto belli quelli regionali, il TGV non l'ho preso, gli intercity sono sporchi da far schifo
- l'inglese non esiste, per fortuna c'era Luisa che col francese se la cava
- le barriere architettoniche sono sconosciute, hotel senza ascensori e mezzi pubblici pieni di scale
- si mangia davvero bene, i formaggi sono squisiti, le crepes buone. peccato per la loro tendenza a mettere burro e panna ovunque
- la birra non si può bere. prezzi allucinanti. mezzo litro di heineken (heineken eh, non chissà che) sopra i 5 euro. Record toccati con il mezzo litro di Affligem a 6,70€ e la bottiglia di Desperados da 33cl in vendita a 6,20€! In compenso il Calvados è buonissimo.
- il "mezzo" scarico, per "carichi" meno ingombranti, è diffuso ovunque. ottima idea. moltissime campagne pro-raccolta differenziata
- grandissima passione per gli sport, sarà che a giorni si giocherà il mondiale di rugby (e in tv le pubblicità abbondavano), ma ovunque vedi riviste e negozi di articoli sportivi che vanno ben oltre il calcio: basket, rugby per l'appunto, ciclismo...
- i francesi non solo sono patriottici fino al midollo e orgogliosi di tutto ciò che è francese (CSI viene tradotto "Les Experts", per radio almeno il 50% della musica che gira deve - per legge - essere francese), ma all'interno di questo patriottismo è insito un "regionalismo" di fondo. orgoglio e attaccamento alla propria regione. normandia e bretagna non sono solo territori, ma modi di vivere, di cucinare. dei veri e propri brand
- c'è la satira!
- la gratitudine verso gli USA per la liberazione è sempre forte. A Bayeux, prima città liberata dagli Alleati dopo lo sbarco, sono in vendita cartoline con scritto "benvenuti ai nostri liberatori". La differenza con l'Italia è che la Francia mantiene un'autonomia politica ben evidente dalla politica terroristica di Bushie e soci. Politica evidenziata anche da Sarkozy (a proposito, quest'uomo è ovunque: giornali, riviste, saggi, saghe a fumetti), che ha parlato di un rapporto di "alleanza, non di allineamento".
La frittata s'è girata
Parto con una squadra che vince e si diverte giocando anche benino e al ritorno ritrovo un rottame di nazionale, con giocatori rotti o mezzi rotti e le scelte definitive per i 12 ancora non del tutto compiute, a soli 4 giorni dall'inizio dell'Europeo. Uno scenario tutt'altro che incoraggiante, ma l'Italia ha sempre tirato fuori il meglio di sè quando contava, e allora non ci resta che sperare.
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basket
domenica 12 agosto 2007
Un'estate napoletana
Non ho mai sentito tanto silenzio in questa città in vita mia. E' domenica pomeriggio, siamo nel bel mezzo del dopopranzo. Chi non fa le ferie è al mare per una giornata di relax. chi non è al mare sta dormendo. Io son solo a casa da due giorni, domani torna mio padre e finalmente martedì sera ripartiremo. E' strano perchè di solito quando fuggo dalla città è perchè cerco un po' di quiete, e invece la quiete è qui, ora. Sono quei momenti in cui adori Napoli. Come l'altra sera, quando in meno di 10 minuti sono arrivato al mare, che non è proprio a due passi da casa mia. E potevi camminare tranquillo, l'aria era fresca. Insomma, si sta bene. Ma per trovare quel relax mentale che cerco devo aspettare martedì sera, e spero arrivi presto perchè qua sfioro l'esaurimento nervoso.
martedì 31 luglio 2007
Munnezza is burning
In questi giorni sono prolifico con i post, ma ci son cose interessanti.
RIFIUTI/CAMPANIA: PM DEPOSITANO 28 RICHIESTE RINVIO A GIUDIZIO (ASCA) - Napoli, 31 lug - Ventotto richieste di rinvio a giudizio per presunte irregolarita' nella gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania sono state formulate e depositate questa mattina dai pm napoletani Giuseppe Novello e Paolo Sirleo. Tra gli indagati, i vertici del Gruppo Impregilo gli ex responsabili delle societa' del gruppo che hanno operato in Campania fino al gennaio 2006 come gestori dello smaltimento, il presidente della giunta della Campania Antonio Bassolino, in qualita' di ex Commissario per l'emergenza rifiuti (incarico ricoperto fino all'aprile del 2004), gli ex sub commissari Raffaele Vanoli e Giulio Facchi. Le indagini dei pm partenopei sono partite nel 2003 su numerose denunce.
Ben? Mica tanto
Sto disco fa cagare dalla copertina. Non che mi aspettassi molto, perchè del vecchio Ben è rimasto veramente poco. Ma siamo a livelli imbarazzanti. Probabilmente è un mio limite, continuo ad aspettarmi un qualcosa di quantomeno decente. Ma se per arrivare al primo pezzo che ti rimane in testa (grazie a un ritornello ripetuto fino all'ossessione) devi arrivare alla nona traccia non è che puoi farci molto. Da quel momento il disco cambia, Paris Sunrise sarebbe carina, durasse due minuti in meno, e Lifeline (il pezzo) è ruffiana ma salvabile. Peccato che poi i pezzi son finiti.
Eutanasia per Harper.
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musica
lunedì 30 luglio 2007
Road to Spain (and Bejing?)
E' un peccato che gli italiani non abbiano la minima idea dell'inizio della preparazione della nazionale per gli Europei di settembre, che si terranno in Spagna. Ed è un peccato perchè non si può non tifare e non rimanere impressionati dalla quantità di talento (giovane) che abbiamo a disposizione. Al momento Recalcati ha convocato 18 giocatori, ne diventeranno 12. Probabilmente non vinceremo l'Europeo, e anche arrivare al podio non è affatto scontato, ma quella che sta nascendo sarà l'Italia del futuro. Due giocatori già in NBA (Bargnani e Belinelli), un altro che potrebbe raggiungerli già dall'anno prossimo (Gallinari). Giovani che hanno fatto (Crosariol) o stanno facendo (Hackett) il college negli Stati Uniti. Altri ragazzi che stanno venendo fuori, come Maresca, Vitali, Mancinelli, Fantoni. E poi l'esperienza di Soragna, Basile, Marconato e Galanda, la grinta di Rocca e di Mordente.
E non c'è niente di più bello del vederli crescere, giorno dopo giorno, partita dopo partita. Rai Sport Sat trasmetterà le amichevoli di agosto, se vi capita ogni tanto dateci un'occhiata. Magari non vedrete belle partite a causa delle gambe pesanti, ma qualche barlume di talento viene sempre fuori. E vi sembrerà di vedere un figlioletto alle prese con le prime sfide importanti, consapevoli che il futuro non potrà che essere radioso.
E non c'è niente di più bello del vederli crescere, giorno dopo giorno, partita dopo partita. Rai Sport Sat trasmetterà le amichevoli di agosto, se vi capita ogni tanto dateci un'occhiata. Magari non vedrete belle partite a causa delle gambe pesanti, ma qualche barlume di talento viene sempre fuori. E vi sembrerà di vedere un figlioletto alle prese con le prime sfide importanti, consapevoli che il futuro non potrà che essere radioso.
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Road to Spain (and Bejing?)
E' un peccato che gli italiani non abbiano la minima idea dell'inizio della preparazione della nazionale per gli Europei di settembre, che si terranno in Spagna. Ed è un peccato perchè non si può non tifare e non rimanere impressionati dalla quantità di talento (giovane) che abbiamo a disposizione. Al momento Recalcati ha convocato 18 giocatori, ne diventeranno 12. Probabilmente non vinceremo l'Europeo, e anche arrivare al podio non è affatto scontato, ma quella che sta nascendo sarà l'Italia del futuro. Due giocatori già in NBA (Bargnani e Belinelli), un altro che potrebbe raggiungerli già dall'anno prossimo (Gallinari). Giovani che hanno fatto (Crosariol) o stanno facendo (Hackett) il college negli Stati Uniti. Altri ragazzi che stanno venendo fuori, come Maresca, Vitali, Mancinelli, Fantoni. E poi l'esperienza di Soragna, Basile, Marconato e Galanda, la grinta di Rocca e di Mordente.
E non c'è niente di più bello del vederli crescere, giorno dopo giorno, partita dopo partita. Rai Sport Sat trasmetterà le amichevoli di agosto, se vi capita ogni tanto dateci un'occhiata. Magari non vedrete belle partite a causa delle gambe pesanti, ma qualche barlume di talento viene sempre fuori. E vi sembrerà di vedere un figlioletto alle prese con le prime sfide importanti, consapevoli che il futuro non potrà che essere radioso.
E non c'è niente di più bello del vederli crescere, giorno dopo giorno, partita dopo partita. Rai Sport Sat trasmetterà le amichevoli di agosto, se vi capita ogni tanto dateci un'occhiata. Magari non vedrete belle partite a causa delle gambe pesanti, ma qualche barlume di talento viene sempre fuori. E vi sembrerà di vedere un figlioletto alle prese con le prime sfide importanti, consapevoli che il futuro non potrà che essere radioso.
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A grande richiesta...
Ritorna il premio "Drunkside: facce da culo", con un ospite speciale. E' l'onorevole (insomma...) Cosimo Mele, dell'Udc. Sì, quelli che ci fanno due pippe tanto loro e la famiglia. L'amante della famiglia ha confessato di essere lui il parlamentare in compagnia di due avvenenti fanZiulle, una delle quali è stata male a causa di un cocktail di cocaina e alcol. Il simpatico Mele (qui una foto dove si nota del trucco all'occhio destro) ha confessato, cercando un abbozzo di difesa (non sapevo fosse una squillo, non c'era droga, blablabla). Bene, ma non abbastanza per vincere il premio.
Oggi però sul Corriere c'è un'intervista e guardate un po' che perla che ha tirato fuori:
L'ha pagata? «Pagata... non proprio. Le ho fatto un regalo, una somma in denaro, niente di esagerato però>>.
Non l'ha pagata, le ha regalato dei soldi. Idolo assoluto, il premio è tuo.
Menzione d'onore per Cesa:
Cesa sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all'ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
Oggi però sul Corriere c'è un'intervista e guardate un po' che perla che ha tirato fuori:
L'ha pagata? «Pagata... non proprio. Le ho fatto un regalo, una somma in denaro, niente di esagerato però>>.
Non l'ha pagata, le ha regalato dei soldi. Idolo assoluto, il premio è tuo.
Menzione d'onore per Cesa:
Cesa sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all'ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
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venerdì 27 luglio 2007
Appello a Tonino
Caro Antonio Di Pietro,
scrivo a te questa lettera perchè so che sei una persona intelligente, molto più di quel losco figuro di Clemente Mastella (foto di repertorio, ndV). Volevo chiederti se, per cortesia, potresti farci (il "ci" è per noi elettori del centrosinistra) il piacere di evitare di litigare ogni santo giorno con il ceppalonide.
Caro Antonio, so che hai ragione, e posso immaginare come da ex magistrato tu come ti debba sentire a vedere quella che una volta era la tua categoria governata da un cerchiobottista pagnottista. Ma, per il bene della nostra salute e di questa sottospecie di governo, turati il naso. Turati il naso finchè puoi, caro Tonino, abbi pazienza. Pensa al tuo incarico. Sono convinto che tu possa fare grandi cose alle Infrastrutture, dare una spinta necessaria a questo paese.
Purtroppo quello ce lo hanno dovuto mettere là sennò eravamo già a casa da un pezzo, rassegnati e mettici una croce sopra.
Ti prego, non ce la faccio più a leggere ogni giorno un vostro nuovo litigio. E io che pensavo che nel governo precedente si appiccicassero una continuazione.
Con stima, anche se ti sei circondato da gente inutile,
drunkside
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giovedì 19 luglio 2007
Un'iniezione di Joy
Giovanni Allevi è un bambinone, già a vederlo in foto non gli daresti i 38 anni che ha, figurati quando lo vedi sul palco totalmente impacciato mentre cerca di presentare i suoi brani. Poi si siede al pianoforte e si trasforma totalmente, è concentratissimo, esegue pezzi complicati senza sbagliare una nota (ok, forse una sì. ma giusto una). E, tramite la sua musica e anche il suo modo di proporsi, riesce a trasmetterti quella gioia che si era prefissato di evidenziare. Magari forza un po' il personaggio, ma non può non conquistare il pubblico, che gli tributa due standing ovation. Lui ricambia con tre bis.
Insomma, un gran bel compositore e un signor musicista. Certo, mi ha fatto uno strano effetto vedere in un teatro (e che teatro, era la prima volta che andavo al San Carlo... ma visto il prezzo basso ho pensato ora o mai più) un clima da stadio, una ragazzina che per tutta la durata dei bis s'è messa a piangere e non la finiva più, tendendo la mano verso al palco. E allora mi è tornata alla mente una diatriba che avevo letto tra ultras di Allevi e denigratori, e mi sono ricordato che spesso certi artisti vengono giudicati in base ai loro fans e al fanatismo (appunto) che questi portano con loro, e che spesso causa antipatie anche ovvie. Intendiamoci, non stiamo parlando del Mozart del 2000, ma è sicuramente un artista che l'Italia è fortunata ad avere. Non capisco la difficoltà a giudicare un musicista in base alla musica.
Insomma, un gran bel compositore e un signor musicista. Certo, mi ha fatto uno strano effetto vedere in un teatro (e che teatro, era la prima volta che andavo al San Carlo... ma visto il prezzo basso ho pensato ora o mai più) un clima da stadio, una ragazzina che per tutta la durata dei bis s'è messa a piangere e non la finiva più, tendendo la mano verso al palco. E allora mi è tornata alla mente una diatriba che avevo letto tra ultras di Allevi e denigratori, e mi sono ricordato che spesso certi artisti vengono giudicati in base ai loro fans e al fanatismo (appunto) che questi portano con loro, e che spesso causa antipatie anche ovvie. Intendiamoci, non stiamo parlando del Mozart del 2000, ma è sicuramente un artista che l'Italia è fortunata ad avere. Non capisco la difficoltà a giudicare un musicista in base alla musica.
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martedì 17 luglio 2007
And the winner is...
Il simpatico senatore Selva, colui che finse un malore e utilizzò un'ambulanza per farsi trasportare negli studi televisivi de La7 nei giorni in cui Roma era bloccata dal traffico per la visita di Bush, minacciando e insultando gli addetti al trasporto medico, ha deciso di ritirare le dimissioni che aveva presentato dopo che persino i santarellini del Parlamento avevano dimostrato il loro schifo per il gesto compiuto. Il senatore/dirottatore (che potete ammirare in una foto d'archivio, ndV) si aggiudica così la prima edizione del premio "Drunkside: Facce da Culo", istituito appositamente per lui. Non reputando necessaria per aggiudicarsi il premio la straordinaria prova di facciaculismo (tm) mostrata davanti alle telecamere, dove aveva pensato bene di vantarsi di quanto fatto, il nostro eroe ha sfoggiato oggi una prestazione d'eccellenza davanti all'aula, proprio nel giorno in cui si discutevano le sue dimissioni. Un riassunto guasterebbe questo manifesto di facciaculismo (tm) DOC, e pertanto riporto per intero le frasi più significative:
"Assumo su di me la responsabilità politica di ritirare le dimissioni. Lo faccio per rispetto vostro, perché se mi assolvete potrebbe sembrare la casta che si autodifende". Un eroe, già sa che l'aula rifiuterà le dimissioni e quindi risolve il problema alla radice.
"Nella storia di questa città, 64 anni fa, un'altra ambulanza fece storia. Mi auguro di non fare la fine dell'ospite di quell'ambulanza di allora". Paragone con Mussolini pertinente come una discussione sulla pentola a pressione.
"Un voto in meno del centrodestra al Senato è un giorno in più per il governo Prodi". L'apice della presa per il culo, visto che Selva sarebbe stato sostituito in aula da un nuovo senatore, sempre di centrodestra.
Grande Gustavo!
"Assumo su di me la responsabilità politica di ritirare le dimissioni. Lo faccio per rispetto vostro, perché se mi assolvete potrebbe sembrare la casta che si autodifende". Un eroe, già sa che l'aula rifiuterà le dimissioni e quindi risolve il problema alla radice.
"Nella storia di questa città, 64 anni fa, un'altra ambulanza fece storia. Mi auguro di non fare la fine dell'ospite di quell'ambulanza di allora". Paragone con Mussolini pertinente come una discussione sulla pentola a pressione.
"Un voto in meno del centrodestra al Senato è un giorno in più per il governo Prodi". L'apice della presa per il culo, visto che Selva sarebbe stato sostituito in aula da un nuovo senatore, sempre di centrodestra.
Grande Gustavo!
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lunedì 9 luglio 2007
Aggiornamento cavigliesco
A vederla fa ancora un po' senso, anche se s'è sgonfiata e il livido che partiva da sopra al malleolo e raggiungeva le dita del piede sta piano piano sparendo. Anche il versamento inizia a vedersi di meno.
Sto poggiando un po' il piede per terra, oggi le stampelle quasi non le ho usate, ma se cammino senza fasciatura fa ancora maluccio. Si migliora, insomma, ma è stata proprio una brutta distorsione, e ci vorrà ancora un po' prima di recuperare la funzionalità completa.
Sto poggiando un po' il piede per terra, oggi le stampelle quasi non le ho usate, ma se cammino senza fasciatura fa ancora maluccio. Si migliora, insomma, ma è stata proprio una brutta distorsione, e ci vorrà ancora un po' prima di recuperare la funzionalità completa.
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domenica 8 luglio 2007
Ciao scugnizzo
Due post consecutivi sullo stesso argomento e me ne scuso, ma dovevo salutare questo ragazzo che purtroppo lascia Napoli. L'addio a Spinelli segna l'ennesima sconfitta per questa città, non in grado di valorizzare i talenti che raramente riescono ad emergere.
Valerio poteva essere l'esempio per centinaia di ragazzini, poteva essere il punto cardine per rilanciare il movimento in città. Invece una sciagurata gestione societaria (da sempre) e tecnica (soprattutto nella scorsa stagione), unita alla sua ultima annata, con prestazioni brutte ma sempre con tanta voglia di lottare fino alla fine, hanno fatto sì che questa splendida favola subisse una battuta d'arresto. E ora la storia si sposta di qualche chilometro, a Scafati.
Valerio poteva essere l'esempio per centinaia di ragazzini, poteva essere il punto cardine per rilanciare il movimento in città. Invece una sciagurata gestione societaria (da sempre) e tecnica (soprattutto nella scorsa stagione), unita alla sua ultima annata, con prestazioni brutte ma sempre con tanta voglia di lottare fino alla fine, hanno fatto sì che questa splendida favola subisse una battuta d'arresto. E ora la storia si sposta di qualche chilometro, a Scafati.
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sabato 7 luglio 2007
Primi tasselli
Appurato che l'anno prossimo ci sarà da soffrire, visto che di soldi non ce ne stanno, i primi due acquisti del Napoli Basket per l'anno prossimo sembrano comunque positivi. Chris Monroe è stato probabilmente il miglior giocatore della LegaDue prima dell'arrivo di Chalmers a Sassari, con la differenza che Lionel era l'unico che poteva fare qualcosa nella sua squadra e di conseguenza i numeri ne risentivano. Con lui e Malaventura abbiamo un pacchetto guardie di buon livello.
Di oggi è invece la notizia dell'acquisto di Jamel Thomas, imparentato con giocatori NBA come Marbury e Telfair ma per fortuna con una sana dose di cervello. Bel giocatore, buon tiro, va a rimbalzo. A questo punto il play sarà probabilmente un ragionatore, in grado di dare difesa.
La mancanza di denari non ci permette di programmare, ci si butta così sull'usato sicuro: non è il mio modo preferito di costruire una squadra, ma ci accontentiamo.
Di oggi è invece la notizia dell'acquisto di Jamel Thomas, imparentato con giocatori NBA come Marbury e Telfair ma per fortuna con una sana dose di cervello. Bel giocatore, buon tiro, va a rimbalzo. A questo punto il play sarà probabilmente un ragionatore, in grado di dare difesa.
La mancanza di denari non ci permette di programmare, ci si butta così sull'usato sicuro: non è il mio modo preferito di costruire una squadra, ma ci accontentiamo.
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giovedì 5 luglio 2007
Napoli, si aggrava sempre di più l'emergenza rifiuti
Una grande serata a Napoli, per "festeggiare con il presidente Silvio Berlusconi la vittoria alle amministrative". Lo annunciano il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, il capogruppo alla Camera, Elio Vito, ed il coordinatore della Campania, Nicola Cosentino. "L'appuntamento - si legge in una nota - e' per giovedi' 12 luglio, in Piazza del Plebiscito, alla presenza di tutti i sindaci eletti. La scelta di Napoli e della Campania, dove Forza Italia ha segnato il primo successo alle amministrative dell'era Bassolino, non e' casuale. Vuole essere un segnale di attenzione verso una citta' in grande difficolta' per il malgoverno della sinistra e un riconoscimento - conclude la nota - ad una regione che ha contribuito in modo significativo al successo elettorale a livello nazionale di Forza Italia".
sabato 30 giugno 2007
Napoli, si aggrava l'emergenza rifiuti
Benedetto XVI sara' a Napoli il 21 ottobre. Lo ha annunciato lo stesso Pontefice dopo aver recitato la preghiera dell'Angelus, nel giorno della Festa dei Santi Pietro e Paolo. "In questa importante ricorrenza - ha detto - sono inoltre lieto di annunciare che, accogliendo l'invito dell'Arcivescovo, card. Crescenzio Sepe, domenica 21 ottobre prossimo mi rechero' in visita pastorale a Napoli".
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venerdì 29 giugno 2007
Divergenze parallele
Siamo sempre andati d'accordo e non pensavo che sarebbe finita così. Io ho sempre potuto contare su di lei, e lei lo sapeva, non facendo mancare mai il suo prezioso supporto.
Ma ieri è stato diverso. E' successo tutto all'improvviso, non me lo aspettavo. E proprio in un momento in cui lei doveva essere forte.
E così io ho preso una strada e lei l'altra.
E ora mi trovo con una caviglia gonfia come una melenzana.
Ma ieri è stato diverso. E' successo tutto all'improvviso, non me lo aspettavo. E proprio in un momento in cui lei doveva essere forte.
E così io ho preso una strada e lei l'altra.
E ora mi trovo con una caviglia gonfia come una melenzana.
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mercoledì 27 giugno 2007
Adulti bambini
Da due giorni ho una specie di Kindergarten sotto casa. In pratica, hanno organizzato pomeriggi per bambini nei campi da tennis che sono proprio a pochi metri dal mio palazzo. Ora, il problema non sono di certo i bambini, che fanno sì casino, ma comunque copribile con un po' di musica ad alto volume.
Il guaio sono gli animatori che, oltre a mettere musica latinoamericana ad altissimo volume anche nel bel corso di un'accesa partita di pallone, parlano con un microfono tarato in modo tale da far udire la loro melodiosa voce anche ai piccioni e rompono i coglioni come poche cose al mondo.
Si accettano suggerimenti per farli smettere e opinioni su chi sia davvero il bambino là in mezzo.
Il guaio sono gli animatori che, oltre a mettere musica latinoamericana ad altissimo volume anche nel bel corso di un'accesa partita di pallone, parlano con un microfono tarato in modo tale da far udire la loro melodiosa voce anche ai piccioni e rompono i coglioni come poche cose al mondo.
Si accettano suggerimenti per farli smettere e opinioni su chi sia davvero il bambino là in mezzo.
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domenica 17 giugno 2007
Ok, non è proprio la leggendaria Lettera 22. A dire la verità non è neanche un'Olivetti, e se vogliamo essere pignoli di scarlatto non ha nemmeno un centimetro. Fatto sta che oggi io e papà abbiamo tirato fuori dalla cassapanca-nostalgia (per intenderci, quella dove sono conservati tutti gli LP della sua gioventù) la sua macchina da scrivere. Purtroppo, a quanto pare, anche nel 2007 per sostenere l'esame per diventare giornalista professionista devi scrivere con una macchina. Per carità, niente di male. Ammetto che ha un certo fascino. L'unico problema è che ti riduci una pezza, se si inceppa un tasto e devi sbloccarlo ti macchi tantissimo. Mi ci metterò un po' di impegno, perchè rispetto alla tastiera da pc la Z e la M sono in due posizioni diverse, e quindi mi devo abituare.
venerdì 15 giugno 2007
"La velocità è nella testa, non nelle gambe. E se sei veloce quando pensi, diventi più veloce anche sul campo". Sentire Dejan Bodiroga annunciare il suo ritiro, parlando di "mezza velocità", riporta proprio a questa frase che lui stesso pronunciò, e che incarna alla perfezione la sua carriera. Con l'addio di Bodiroga, si chiude il cerchio su quella grande nazionale Jugoslava che riuscì a dare gioie a un paese funestato dalla guerra.
Scelto dai Sacramento Kings, decise - su consiglio di una vecchia volpe come Tanjevic - di rimanere in Europa. Probabilmente avrebbe dominato anche in un basket che bada essenzialmente all'atletismo, ma la sua scelta è stata vincente, e da un vincente come lui sinceramente non potevamo aspettarci altro.
In Italia è arrivato a 18 anni, a Trieste ha mosso i suoi primi passi cestistici di una certa importanza. Nel 1993, nel giorno del suo ventesimo compleanno, segna 51 punti, ai quali aggiunge 11 rimbalzi e 5 recuperi. Giocatore totale, alto 2.05 ma dotato di mani da pianista e un'intelligenza superiore. Con Milano vince una coppa italia e uno scudetto, con un suo canestro allo scadere.
Due anni al Real Madrid, e poi in Grecia, al Panathinaikos: lì vince 3 campionati greci e 2 volte l'Eurolega. Vola in Spagna, questa volta al Barcellona, e un anno dopo è ancora lui a mettere le mani sul massimo trofeo continentale. Ci aggiunge, per gradire, 2 campionati , 2 coppe del Re e una supercoppa.
Nel 2005 torna in Italia, a Roma. Non riesce ad aggiungere nulla al palmares, ma riporta la Virtus ad alti livelli.
Con la nazionale conquista due mondiali e tre europei: nella Finale del 2002, contro l'Argentina, segna nove punti negli ultimi minuti, con la Jugoslavia sotto di 8.
I trofei individuali manco li cito, sono troppi.
Un maestro, il suo piede perno e le sue finte resteranno perennemente scolpiti nella nostra memoria. Grazie Dejan.
Scelto dai Sacramento Kings, decise - su consiglio di una vecchia volpe come Tanjevic - di rimanere in Europa. Probabilmente avrebbe dominato anche in un basket che bada essenzialmente all'atletismo, ma la sua scelta è stata vincente, e da un vincente come lui sinceramente non potevamo aspettarci altro.
In Italia è arrivato a 18 anni, a Trieste ha mosso i suoi primi passi cestistici di una certa importanza. Nel 1993, nel giorno del suo ventesimo compleanno, segna 51 punti, ai quali aggiunge 11 rimbalzi e 5 recuperi. Giocatore totale, alto 2.05 ma dotato di mani da pianista e un'intelligenza superiore. Con Milano vince una coppa italia e uno scudetto, con un suo canestro allo scadere.
Due anni al Real Madrid, e poi in Grecia, al Panathinaikos: lì vince 3 campionati greci e 2 volte l'Eurolega. Vola in Spagna, questa volta al Barcellona, e un anno dopo è ancora lui a mettere le mani sul massimo trofeo continentale. Ci aggiunge, per gradire, 2 campionati , 2 coppe del Re e una supercoppa.
Nel 2005 torna in Italia, a Roma. Non riesce ad aggiungere nulla al palmares, ma riporta la Virtus ad alti livelli.
Con la nazionale conquista due mondiali e tre europei: nella Finale del 2002, contro l'Argentina, segna nove punti negli ultimi minuti, con la Jugoslavia sotto di 8.
I trofei individuali manco li cito, sono troppi.
Un maestro, il suo piede perno e le sue finte resteranno perennemente scolpiti nella nostra memoria. Grazie Dejan.
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giovedì 14 giugno 2007
Gli esami non finiscono mai
PROMOSSI:
Pete Townshend - una divinità. Non è solo quello che suona e come lo suona, ma è il piacere che prova e che sa far provare. Sotto un'alluvione biblica ha insistito per continuare, e oltre al suo 110% ha fatto anche un buon 70% di quello che spetterebbe al povero Daltrey. E' entrato nel mio personale Olimpo, grande artista e persona eccezionale.
Zack Starkey - per fortuna ha imparato a suonare con Keith Moon e non con il padre. Davvero massiccio.
Roger Daltrey - nonostante tutto. La voce ce l'ha, l'abbiamo visto nei primi sei pezzi. Purtroppo il diluvio, l'umidità e l'età hanno vanificato tutto. Stoico nello sputtanarsi la voce per le prossime date pur di farci sentire qualcosa.
HB - LA birreria di Monaco. Per fortuna ci siamo andati di pomeriggio...
Monaco - sempre più piacevole, l'Olympiapark mi mancava ed è meraviglioso.
I Pearl Jam - non pensavo potessero ancora stupirmi, e invece hanno cacciato una scaletta piena di chicche. Sempre favolosi.
BOCCIATI:
Verona - non tanto la città, carinissima, o l'Arena, posto fantastico. Ma che cacchio, piove sempre quando ci sono i concerti?
Birrerie di Monaco - alle 23.30 già tutte chiuse. E che cazzo.
I tedeschi allo show dei Pearl Jam - pochi e simili agli zombie. vita!
Pete Townshend - una divinità. Non è solo quello che suona e come lo suona, ma è il piacere che prova e che sa far provare. Sotto un'alluvione biblica ha insistito per continuare, e oltre al suo 110% ha fatto anche un buon 70% di quello che spetterebbe al povero Daltrey. E' entrato nel mio personale Olimpo, grande artista e persona eccezionale.
Zack Starkey - per fortuna ha imparato a suonare con Keith Moon e non con il padre. Davvero massiccio.
Roger Daltrey - nonostante tutto. La voce ce l'ha, l'abbiamo visto nei primi sei pezzi. Purtroppo il diluvio, l'umidità e l'età hanno vanificato tutto. Stoico nello sputtanarsi la voce per le prossime date pur di farci sentire qualcosa.
HB - LA birreria di Monaco. Per fortuna ci siamo andati di pomeriggio...
Monaco - sempre più piacevole, l'Olympiapark mi mancava ed è meraviglioso.
I Pearl Jam - non pensavo potessero ancora stupirmi, e invece hanno cacciato una scaletta piena di chicche. Sempre favolosi.
BOCCIATI:
Verona - non tanto la città, carinissima, o l'Arena, posto fantastico. Ma che cacchio, piove sempre quando ci sono i concerti?
Birrerie di Monaco - alle 23.30 già tutte chiuse. E che cazzo.
I tedeschi allo show dei Pearl Jam - pochi e simili agli zombie. vita!
venerdì 8 giugno 2007
A Rocco piace il Calippo
Sembra uno scherzo, o una insidiosa provocazione dell'antipolitica. Ma è vero: al Senato, adesso, vogliono anche il gelato. Così ieri, a nome di un nutrito gruppo di parlamentari, il senatore Rocco Buttiglione, filosofo dell'Udc, e la senatrice Albertina Soliani, prodiana emiliana, hanno scritto ai questori di Palazzo Madama una lettera che merita di essere riportata nella sua concisa integrità documentale.
E dunque: "Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".
E' bene a questo punto che si conoscano anche i nomi dei senatori-questori che prima o poi dovranno respingere o accogliere l'istanza, magari regolamentandola nelle sue molteplici varietà: ghiacciolo, coppetta, cassata, cono, cornetto, granita, sorbetto, affogato e biscottone. Si tratta quindi del senatore Gianni Nieddu, Ulivo; del senatore Romano Comincioli, Forza Italia; e della senatrice Helga Thaler, autonomista sud-tirolese. Che la coscienza del loro ruolo li ispiri, per una volta, nel senso che riterranno più consono al bene comune. Amen.
Nel frattempo, varrà la pena di considerare come quella che in un celebre studio affidato alla buonanima di Giovanni Malagodi veniva cautamente definita "la condizione del parlamentare" sia oggi diventata, sic et simpliciter, "la qualità della vita dei senatori". Ma soprattutto colpisce, nella sollecitazione gelatiera e bipartisan, una parola che getta una piccola luce sulla faccenda: "il desiderio".
Ecco forse la bramosa chiave di volta per comprendere come, al di là di un facile e scontato moralismo, diversi rappresentanti della volontà popolare abbiano smarrito il senso stesso del loro operato, e ormai non si rendano più conto dell'effetto - per non dire la ricaduta simbolica - che suscitano certe loro pretese.
Molto semplicemente: desiderano, anzi desiderano troppo, non pongono tanti limiti alle loro voglie. Nel caso specifico alla loro gola. E' un fatto che richiama l'essenza corporea e primordiale del potere; un'impellenza biologica che non viene nascosta perché connessa al rango, allo status, al privilegio di ostentare il proprio appetito. Ai senatori piace il gelato: e lo vogliono. Slurp! Qui e ora. Slurp! slurp! Magari non immaginano che uscire dal Palazzo, farsi due passi a piazza Navona potrebbe anche fargli bene; magari non riescono nemmeno a capire come rispetto a un innocente gelatino si possano tirare in ballo questioni così alte. Pare di sentirli: eh, quante storie!
E' un'unica, drammatica storia, in realtà, quella dello snaturamento, della degenerazione, della deboscia delle assemblee elettive all'insegna di Bengodi. Tanto più irrilevanti le Camere sul piano politico, quanto più ornamentali, confortevoli, opulente, agognate.
Il Senato, in particolare. Perché prima del gelato i senatori hanno chiesto e ottenuto le settimane gastronomiche regionali, e poi quelle dedicate alle province. Il collezionista dispone di fantastici comunicati ufficiali emessi nei momenti più delicati sulle degustazioni dell'agro pontino, "la seconda giornata sarà abbinata alla carne di bufala bianca", oppure un dovizioso banchetto palermitano a conclusione del quale il presidente Musotto ha fatto presente uno slogan promozionale che a dire il vero lì dentro rischiava di suonare un po' così: "Mangio sicuro, mangio meglio".
A metà marzo il presidente Marini ha concesso la sala degli atti parlamentari al primo corso di sommelier per senatori. Montecitorio risponde con i prodotti agricoli di qualità certificata. Chi vuole il lardo, chi lo squacquerone, chi i fichi caramellati e chi i torcinelli. Buttiglione e la Soliani, dopo tutto, sono in buona compagnia. La deriva eno-gastronomica si fa anche dolciaria, ma non è dolce per niente il futuro delle istituzioni rappresentative.
mi viene da piangere. considerando che alla buvette già paghi un piatto pregiato la stessa cifra della zuppa del muratore alla mensa, mi chiedo cosa gli costerebbe uscire a prenderselo, sto cazzo di cono, e ficcarselo là dove più gli aggrada. ma soprattutto, mi chiedo quanto ancora dobbiamo aspettare per una bella rivoluzione alla francese, con tanto di teste mozzate. vabbè che anche lì poi tanto bene non è finita, visto che si son trovati con un imperatore, ma vuoi mettere la soddisfazione?
E dunque: "Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".
E' bene a questo punto che si conoscano anche i nomi dei senatori-questori che prima o poi dovranno respingere o accogliere l'istanza, magari regolamentandola nelle sue molteplici varietà: ghiacciolo, coppetta, cassata, cono, cornetto, granita, sorbetto, affogato e biscottone. Si tratta quindi del senatore Gianni Nieddu, Ulivo; del senatore Romano Comincioli, Forza Italia; e della senatrice Helga Thaler, autonomista sud-tirolese. Che la coscienza del loro ruolo li ispiri, per una volta, nel senso che riterranno più consono al bene comune. Amen.
Nel frattempo, varrà la pena di considerare come quella che in un celebre studio affidato alla buonanima di Giovanni Malagodi veniva cautamente definita "la condizione del parlamentare" sia oggi diventata, sic et simpliciter, "la qualità della vita dei senatori". Ma soprattutto colpisce, nella sollecitazione gelatiera e bipartisan, una parola che getta una piccola luce sulla faccenda: "il desiderio".
Ecco forse la bramosa chiave di volta per comprendere come, al di là di un facile e scontato moralismo, diversi rappresentanti della volontà popolare abbiano smarrito il senso stesso del loro operato, e ormai non si rendano più conto dell'effetto - per non dire la ricaduta simbolica - che suscitano certe loro pretese.
Molto semplicemente: desiderano, anzi desiderano troppo, non pongono tanti limiti alle loro voglie. Nel caso specifico alla loro gola. E' un fatto che richiama l'essenza corporea e primordiale del potere; un'impellenza biologica che non viene nascosta perché connessa al rango, allo status, al privilegio di ostentare il proprio appetito. Ai senatori piace il gelato: e lo vogliono. Slurp! Qui e ora. Slurp! slurp! Magari non immaginano che uscire dal Palazzo, farsi due passi a piazza Navona potrebbe anche fargli bene; magari non riescono nemmeno a capire come rispetto a un innocente gelatino si possano tirare in ballo questioni così alte. Pare di sentirli: eh, quante storie!
E' un'unica, drammatica storia, in realtà, quella dello snaturamento, della degenerazione, della deboscia delle assemblee elettive all'insegna di Bengodi. Tanto più irrilevanti le Camere sul piano politico, quanto più ornamentali, confortevoli, opulente, agognate.
Il Senato, in particolare. Perché prima del gelato i senatori hanno chiesto e ottenuto le settimane gastronomiche regionali, e poi quelle dedicate alle province. Il collezionista dispone di fantastici comunicati ufficiali emessi nei momenti più delicati sulle degustazioni dell'agro pontino, "la seconda giornata sarà abbinata alla carne di bufala bianca", oppure un dovizioso banchetto palermitano a conclusione del quale il presidente Musotto ha fatto presente uno slogan promozionale che a dire il vero lì dentro rischiava di suonare un po' così: "Mangio sicuro, mangio meglio".
A metà marzo il presidente Marini ha concesso la sala degli atti parlamentari al primo corso di sommelier per senatori. Montecitorio risponde con i prodotti agricoli di qualità certificata. Chi vuole il lardo, chi lo squacquerone, chi i fichi caramellati e chi i torcinelli. Buttiglione e la Soliani, dopo tutto, sono in buona compagnia. La deriva eno-gastronomica si fa anche dolciaria, ma non è dolce per niente il futuro delle istituzioni rappresentative.
mi viene da piangere. considerando che alla buvette già paghi un piatto pregiato la stessa cifra della zuppa del muratore alla mensa, mi chiedo cosa gli costerebbe uscire a prenderselo, sto cazzo di cono, e ficcarselo là dove più gli aggrada. ma soprattutto, mi chiedo quanto ancora dobbiamo aspettare per una bella rivoluzione alla francese, con tanto di teste mozzate. vabbè che anche lì poi tanto bene non è finita, visto che si son trovati con un imperatore, ma vuoi mettere la soddisfazione?
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Old man, ma sempre Young
da qualche mese un album non mi rapiva completamente, ed eccolo qua. è significativo che quello che - almeno per me - è al momento il miglior album del 2007 sia alla fine una registrazione di uno show del 1971?
poche pippe, questo live è bellissimo e ci sono canzoni che non dimostrano di avere più di 30 anni. old man è di una bellezza struggente, helpless, down by the river, una fantastica don't let bring you down, the needle and the damage done e tante altre. sembra un greatest hits. capolavoro.
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musica
martedì 29 maggio 2007
Celebrate we will
Trasfertone a Bruxelles per vedere la Dave Matthews Band in concerto in Europa dopo quasi dieci anni. Un breve resoconto:
partenza con ansia per i nostri intrepidi eroi, l'autostrada - chiusa per lavori - doveva riaprire alle 6 invece è ancora chiusa. Il nostro bus si fa tutti i comuni brianzoli del cacchio e arriva in orario e anche Sara e Frarocchia giungono in tempo.
Si prende il volo e si atterra con qualche difficoltà. E' stato un volo fantastico, perchè proprio davanti a Sara e Fra era seduta nientemeno che la reincarnazione di Nusrat Fateh Ali Khan, ovvero un bambino che ci ha allietato per tutto il viaggio con i suoi nuovi successi vocali. La madre ha cercato di terminarlo facendogli dare una testata al vano porta-maschere d'ossigeno ma in-vano (ahah).
Insomma, ci si avvia pedibus verso il Forest National, in un quartiere fantasma (è domenica, è ora di pranzo) che potremo apprezzare meglio nottetempo.
Ci fermiamo a mangiare presso un kebabbaro che non fa kebab, ma hamburger di puffo. Con grande rammarico non troviamo nessuno che faccia il kabeb di cavoletto, la vera specialità belga.
Sazi di cibo (o di quello che ne fa le veci), continuiamo il nostro cammino per il Forest National passando per un bellissimo parco e finalmente arriviamo al palazzetto, saranno state le due. Presente qualche italiano e un gruppo di tedeschi già sbronzi.
Le ore di attesa passano in maniera mogia, e finalmente per le sette aprono i cancelli, Sara è ovviamente la più rapida visto che non è neanche andata al bagno per non perdere il posto e raggiunge i warehousers nelle prime file.
Io, Luisa e il mio amico Francesco otteniamo un'onestissima quinta fila, a metà tra dove si sistemeranno Boyd Tinsley e Dave.
Per le 8 e 10 arriva The Nightwatchman aka Tom Morello. Un paio di pezzi carini, ma come previsto è in calo pauroso e rischia quasi di far rimpiangere il tenerone Teddy Thompson, che aprì Dave Matthews a Londra. Le sue canzoni diventeranno comunque l'inno del nostro weekend, canta This Land Is Your Land di Guthrie e conclude con una versione folk (...) di Guerrilla Radio.
Lo rivedremo dopo fare un bell'assolo su #41, dopo un po' di spaurimento, e guardare con occhi da cerbiatto bastonato Lessard per capire come si fa SATELLITE.
Lo show è stato qualcosa di meraviglioso, una potenza unica, quella partenza con DON'T DRINK THE WATER. Ma i concerti della DMB son qualcosa di più di un semplice show, sono una festa, il pubblico balla, i musicisti oltre a suonare da dio si divertono come matti. Beauford è più di un dio, sembra un polipo in grado di reggere 8 bacchette contemporaneamente con i tentacoli, Tinsley è totalmente folle (quando ha perso gli occhiali), Lessard dà sostanza e qualità, i fiati (i lovely boys) stanno in disparte a fare un lavoro oscuro ma preziosissimo. Quanto cazzo è grosso Rashawn Ross!
insomma, sembra quasi che Dave sia una parte del tutto, è alla fine è così. E' splendido vederlo scherzare dopo ogni canzone con Carter, è uno spasso vedere apparire Carter, Butch e Rashawn durante SISTER per fare un coretto e veder suonare solo Dave.
belle le cover, gran sorpresa JIMI THING, ma la goduria io l'ho avuta sul riff di STAY... e poi quando è finita e son partiti subito con ANTS MARCHING, mamma mia.
e poi TWO STEP è la giusta chiusura: ripeto, si tratta di una festa, e quindi celebrate we will!
fine dello show, ci incamminiamo felici verso la stazione dove alle 4.30 prenderemo il bus. Da segnalare la mancanza totale di posti dove rifocillarci (città inutile, nazione inutile) se non luoghi di malaffare come bische e cose così. Infine, la zona MIDI di Bruxelles è di un degrado che manco le peggiori periferie. A parte i cadaveri di gatti in decomposizione lasciati in scatole, vanno segnalati i palazzi sventrati che ricordano scene di Full Metal Jacket, un tizio sdraiato per terra per strada e non si sa in quali condizioni di vita (è arrivata l'ambulanza), e tipi loschi come un venditore di organi camuffati da croissant spiaccicati e un santone!
E anche questa è storia.
partenza con ansia per i nostri intrepidi eroi, l'autostrada - chiusa per lavori - doveva riaprire alle 6 invece è ancora chiusa. Il nostro bus si fa tutti i comuni brianzoli del cacchio e arriva in orario e anche Sara e Frarocchia giungono in tempo.
Si prende il volo e si atterra con qualche difficoltà. E' stato un volo fantastico, perchè proprio davanti a Sara e Fra era seduta nientemeno che la reincarnazione di Nusrat Fateh Ali Khan, ovvero un bambino che ci ha allietato per tutto il viaggio con i suoi nuovi successi vocali. La madre ha cercato di terminarlo facendogli dare una testata al vano porta-maschere d'ossigeno ma in-vano (ahah).
Insomma, ci si avvia pedibus verso il Forest National, in un quartiere fantasma (è domenica, è ora di pranzo) che potremo apprezzare meglio nottetempo.
Ci fermiamo a mangiare presso un kebabbaro che non fa kebab, ma hamburger di puffo. Con grande rammarico non troviamo nessuno che faccia il kabeb di cavoletto, la vera specialità belga.
Sazi di cibo (o di quello che ne fa le veci), continuiamo il nostro cammino per il Forest National passando per un bellissimo parco e finalmente arriviamo al palazzetto, saranno state le due. Presente qualche italiano e un gruppo di tedeschi già sbronzi.
Le ore di attesa passano in maniera mogia, e finalmente per le sette aprono i cancelli, Sara è ovviamente la più rapida visto che non è neanche andata al bagno per non perdere il posto e raggiunge i warehousers nelle prime file.
Io, Luisa e il mio amico Francesco otteniamo un'onestissima quinta fila, a metà tra dove si sistemeranno Boyd Tinsley e Dave.
Per le 8 e 10 arriva The Nightwatchman aka Tom Morello. Un paio di pezzi carini, ma come previsto è in calo pauroso e rischia quasi di far rimpiangere il tenerone Teddy Thompson, che aprì Dave Matthews a Londra. Le sue canzoni diventeranno comunque l'inno del nostro weekend, canta This Land Is Your Land di Guthrie e conclude con una versione folk (...) di Guerrilla Radio.
Lo rivedremo dopo fare un bell'assolo su #41, dopo un po' di spaurimento, e guardare con occhi da cerbiatto bastonato Lessard per capire come si fa SATELLITE.
Lo show è stato qualcosa di meraviglioso, una potenza unica, quella partenza con DON'T DRINK THE WATER. Ma i concerti della DMB son qualcosa di più di un semplice show, sono una festa, il pubblico balla, i musicisti oltre a suonare da dio si divertono come matti. Beauford è più di un dio, sembra un polipo in grado di reggere 8 bacchette contemporaneamente con i tentacoli, Tinsley è totalmente folle (quando ha perso gli occhiali), Lessard dà sostanza e qualità, i fiati (i lovely boys) stanno in disparte a fare un lavoro oscuro ma preziosissimo. Quanto cazzo è grosso Rashawn Ross!
insomma, sembra quasi che Dave sia una parte del tutto, è alla fine è così. E' splendido vederlo scherzare dopo ogni canzone con Carter, è uno spasso vedere apparire Carter, Butch e Rashawn durante SISTER per fare un coretto e veder suonare solo Dave.
belle le cover, gran sorpresa JIMI THING, ma la goduria io l'ho avuta sul riff di STAY... e poi quando è finita e son partiti subito con ANTS MARCHING, mamma mia.
e poi TWO STEP è la giusta chiusura: ripeto, si tratta di una festa, e quindi celebrate we will!
fine dello show, ci incamminiamo felici verso la stazione dove alle 4.30 prenderemo il bus. Da segnalare la mancanza totale di posti dove rifocillarci (città inutile, nazione inutile) se non luoghi di malaffare come bische e cose così. Infine, la zona MIDI di Bruxelles è di un degrado che manco le peggiori periferie. A parte i cadaveri di gatti in decomposizione lasciati in scatole, vanno segnalati i palazzi sventrati che ricordano scene di Full Metal Jacket, un tizio sdraiato per terra per strada e non si sa in quali condizioni di vita (è arrivata l'ambulanza), e tipi loschi come un venditore di organi camuffati da croissant spiaccicati e un santone!
E anche questa è storia.
mercoledì 23 maggio 2007
This is the end...
Stagione finita, Napoli esce al primo turno con una secca sconfitta a Roma. Troppo forti loro, troppo corta la nostra panchina dopo gli infortuni di Trepagnier e Flamini, troppo demotivati i nostri stranieri, che hanno giocato una serie playoff con la testa già alle vacanze. Un'annata strana, piena di difficoltà, colpi di sfortuna, errori, infortuni, ma anche soddisfazioni come il raggiungimento dei playoff per il quinto anno consecutivo e l'aver sfiorato le Top 16 di Eurolega. Grazie ai ragazzi, in particolare a chi si è sbattuto di più e in tal caso non si può non parlare di Mason Rocca, che ieri ha giocato l'ennesima grande partita della sua carriera, nonostante fosse praticamente l'unico a sbattersi. Stoico nel voler rientrare in campo sul -27 contro il parere dei medici.
C'è aria di ricostruzione, io mi auguro che il gruppo degli italiani possa essere confermato in blocco, e con un paio di puntelli l'anno prossimo possiamo fare un buon campionato.
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basket
sabato 12 maggio 2007
Nuovo obiettivo
conoscere qualcuno che andrà a vedere il concerto di Barbra (ma poi che nome è "Barbra"?) Streisand, e stringergli la mano.
ecco i prezzi
Prima Platea Numerata Intero € 914,00
Seconda Platea Numerata Intero € 807,00
Terza Platea Numerata Intero € 645,00
Quarta Platea Numerata Intero € 484,00
Tribuna Scoperta Numerata Intero € 280,00
Curva Nord Centr.Numerata Intero € 183,00
Curva Sud Centr. Numerata Intero € 183,00
Curva Nord Later.Numerata Intero € 146,00
Curva Sud Later. Numerata Intero € 146,00
e del fatto che parte dei proventi andranno in beneficenza me ne sciacquo sonoramente i coglioni. facile farla coi soldi degli altri.
giovedì 19 aprile 2007
stanotte ho fatto uno strano sogno: mi trovavo in una sala operatoria, e attorno al tavolo c'era un numero spropositato di medici, tanto che non riuscivo a scorgere il paziente. questi dottori litigavano, si insultavano, si rinfacciavano episodi e tradimenti. l'operazione era lunga e laboriosa, durava ore e ore, e tra mille difficoltà i medici continuavano ad operare, nonostante molte complicazioni. pensate che, in una delle loro riunioni, uno di questi dottori decise che avrebbe lasciato l'ospedale, e portò con sè alcuni dei suoi più fidati assistenti. successivamente, un altro fece altrettanto, nonostante in una discussione accademica uno dei medici di riferimento della squadra avesse indicato il maestro, ormai deceduto, di questo come uno delle personalità alle quali ispirarsi, anche se questo tale avesse dovuto lasciare la professione (e il paese) tanti anni primi a causa di parcelle un po' particolari su alcune operazioni. il primario, un tipo bonario e paziente, faceva il possibile per tenere compatta l'equipe, anche se probabilmente al termine dell'operazione si sarebbe ritirato.
a un certo punto, tutto sembrò andare per il meglio: i dottori facevano una serie di conferenze in cui annunciavano che la laboriosa operazione era ormai giunta alla conclusione, e a una di queste partecipò anche il ricchissimo capo della clinica rivale; un tipo losco, del quale i dottori in questione avevano sempre parlato malissimo. ma questa volta no, lui era lì che sorrideva, con quel suo solito diabolico ghigno, e approvava quanto fatto.
a questo punto mi sono svegliato di soprassalto e ho urlato "cazzo, ho sognato il partito democratico!"
a un certo punto, tutto sembrò andare per il meglio: i dottori facevano una serie di conferenze in cui annunciavano che la laboriosa operazione era ormai giunta alla conclusione, e a una di queste partecipò anche il ricchissimo capo della clinica rivale; un tipo losco, del quale i dottori in questione avevano sempre parlato malissimo. ma questa volta no, lui era lì che sorrideva, con quel suo solito diabolico ghigno, e approvava quanto fatto.
a questo punto mi sono svegliato di soprassalto e ho urlato "cazzo, ho sognato il partito democratico!"
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politics
sabato 10 marzo 2007
Pazza Italia
viviamo in un paese strano. un paese dove la politica, di qualsiasi schieramento, controlla l'informazione. dove i giornalisti non fanno domande pungenti, non si permettono di contraddire un politico, perchè sanno che basta una loro telefonata per rischiare il posto. un paese dove i cosiddetti programmi di informazione si riducono a un litigio di A contro B, senza che alla fine il telespettatore possa farsi un'idea precisa anche di fronte a dati che magari sono matematici. e allora, quando uno fa una trasmissione che esce da questi schemi, che si permette di fare delle domande a uno che spara puttanate sul diritto naturale, sulla costituzione e sui diritti dell'uomo, che si permette di far notare a un prescritto per rapporti con la mafia che non può equiparare gli omosessuali ai pedofili solo perchè c'è qualche esigua coincidenza, visto che numerosi casi di pedofilia sono venuti da quei preti questo prescritto tanto ama, il mondo politico che fa? si schiera ovviamente dalla parte dei due, e così gli alti vertici dell'azienda che, invece di tutelare un proprio dipendente, decidono ovviamente di tutelare i propri capi, cioè chi li ha messi là. "santoro dovrebbe ricordarsi che è lì anche grazie a me", ha detto clemente mastella, ministro della giustizia (sì, quello dell'indulto). lo sappiamo caro ministro, ed è questo che ci rattrista.
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lunedì 26 febbraio 2007
Facciamo come con le Olimpiadi
perchè dobbiamo tenerceli solo noi in casa? perchè devono influire solo sulla nostra legislazione? mica siamo l'unico paese cattolico del mondo!
e allora facciamo come con le Olimpiadi: quattro anni qua, quattro anni là, quattro anni da un'altra parte ancora...
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giovedì 22 febbraio 2007
Barbershop conversation
ecco perchè la sinistra non vincerà più le elezioni: estratti di conversazioni ascoltate oggi dal barbiere. garantisco assoluta veridicità.
"meno male che se ne vanno a casa. questi se la prendevano con quelle piccole imprese che avevano quattro dipendenti a nero. ho un amico che fa il pittore e non sa più come fare!"
"a me lo dice? pensi che mi è arrivata una bolletta dell'acqua in cui vogliono che paghi quattro anni di arretrati"
"io ho fatto un abuso edilizio nel 1976, poi regolarmente condonato. ora mi è arrivata la tassa di concessione. io all'epoca mi informai anche di quanto fosse, e ora costa molto di più!"
"meno male che se ne vanno a casa. questi se la prendevano con quelle piccole imprese che avevano quattro dipendenti a nero. ho un amico che fa il pittore e non sa più come fare!"
"a me lo dice? pensi che mi è arrivata una bolletta dell'acqua in cui vogliono che paghi quattro anni di arretrati"
"io ho fatto un abuso edilizio nel 1976, poi regolarmente condonato. ora mi è arrivata la tassa di concessione. io all'epoca mi informai anche di quanto fosse, e ora costa molto di più!"
martedì 23 gennaio 2007
Tra le braccia di Morfeo
forse l'ho già scritto, forse lo avete capito, forse lo sapete già, ma sono un pigrone di prima categoria. non c'è niente di più meraviglioso che svegliarsi tardi la mattina, soprattutto se è inverno, fa freddo - quindi non in questi giorni, e perdo la scommessa fatta con me stesso di non accennare al clima impazzito - e passi svariate ore sotto a un buon piumone.
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