lunedì 12 novembre 2007

Passo del gambero

Oggi ho maledetto la sveglia che è suonata nel momento in cui Pat Riley mi stava spiegando, da allenatore della mia squadretta, come intendeva lavorare al mio (pessimo, aggiungo io) tiro in sospensione. Io lo ascoltavo affascinato e sta stronza manda tutto a puttane.
Comunque, ieri altra sconfitta di Napoli, quarta su quattro in casa, questa volta contro una Scavolini Pesaro tutt'altro che irresistibile. Il problema è che i progressi che si erano visti contro Montegranaro e Varese sono svaniti di botto: attacco statico e idee poco chiare. Sacripanti ha scelto di riempire l'area per bloccare il pick and Rocca, ma non siamo stati capaci di trovare valide alternative. Oddio, Bucchi un tentativo l'ha fatto, schierando a un certo punto un quintetto senza lunghi, con Jones e Flamini. Ovviamente Pasco e Slay ci hanno mangiato in testa per tre minuti. Passi indietro, quindi, e il problema è che non si vede nessun gioco per Jones, che per quanto sia un giocatore di categoria superiore non può inventarsi canestri dal nulla. Inoltre, il povero Rivera sembra soffrire l'apatia degli esterni: se Thomas invece che correre cammina (emblema della partita la stoppata subita a pochi secondi dalla fine con un lentissimo arresto e tiro in contropiede), se Monroe deve mettere a punto l'arresto e tiro invece che caricare a testa bassa e infrangersi sui difensori, se persino Malaventura stecca una partita, allora il portoricano predica nel deserto, e dopo 15 secondi di riccioli inutili si vede recapitare di nuovo la palla in mano. Non avendo il tiro di Greer, il poveretto deve buttarsi dentro e vedere come va. In settimana dovrebbe arrivare un cambio per Rocca: Raicevic in borghese, ufficialmente per attacco di squaraus, ma destinato alla Stella Rossa. Facessero presto perchè Mason non può giocare il quarto quarto con quattro falli ogni volta. Con Cantù si dovrà vincere a tutti i costi.

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