mercoledì 12 settembre 2007

Dunque, è stato un Europeo sottotono. Purtroppo le premesse erano di gran lunga migliori, ma con il passare dei giorni, ancora prima degli Europei, Recalcati ha dovuto rinunciare a pedine fondamentali come Gallinari, Galanda e Rocca

Purtroppo, le riserve non sono all'altezza e ci siamo ritrovati in rosa un Crosariol che è ancora molto immaturo, tanto per fare un esempio. Comprensibile la scelta di Recalcati di portare un più esperto Di Bella al posto di Daniel Hackett, ma l'europeo del virtussino è stato atroce. Mai visto un play che quando è in campo fa gestire la palla agli altri.

Il problema è, come diceva anche Sergio Scariolo, che il ricambio generazionale è probabilmente iniziato da troppo poco tempo: Bargnani e Belinelli sono giocatori ancora poco completi, e non possono essere ancora i veri leader.
Belinelli dovrebbe essere quello più pronto, visto che ha già esperienza internazionale e che la Fortitudo spesso si aggrappava a lui. E' venuto fuori con calma ma il suo Europeo è stato in crescendo, dopo le prime prestazioni abbastanza obbrobriose. Il difetto di Beli è che si intestardisce nel tiro da fuori, e tra l'altro non avendo un carattere molto umile, tende a voler tirare nelle posizioni più strane possibili. Insomma, non pensa a segnare ma a come tirare. Comunque, l'Italia ha giocato le sue migliori partite quando Marco ha iniziato anche a buttarsi in area e attaccare il canestro.
Bargnani, invece, non è mai stato il leader in nessuna sua squadra finora, neanche a Treviso. Pensare che potesse diventarlo ora mi sembra un'assurdità. Quello che però ha sorpreso è la mancanza di cattiveria, di voglia agonistica. Per carità, ha 21 anni e quindi è normalissimo che sia ancora la partita a dominare lui e non viceversa, ma non mi aspettavo di vederlo così "soft". E invece continuava ad accontentarsi del tiro da fuori, non metteva palla a terra quando era marcato dai lunghi più grossi, e cose così.

Poi c'è la vecchia guardia, che ha retto da sola nelle partite di maggiore difficoltà ma poi è andata in bambola: Basile ormai è la controfigura di se stesso, anche se probabilmente ha dovuto adattare il suo gioco visto che di gente che sparacchia ce ne sarebbe, Marconato è sul viale del tramonto ma ha giocato un paio di buone partite, Soragna è partito bene ma non ha dato il suo solito contributo.
Durante la partita con la Germania, vincibilissima con un po' di cuore in più, mi sarei aspettato qualche urlo di grinta da parte loro. Mi pare di non aver visto nulla di questo, a parte forse un caso isolato. E questa squadra senza grinta non va da nessuna parte, facciamo i narcisi e fatichiamo a farne 50 ai tedeschi, facendoli banchettare nella nostra area e concedendo loro 20 rimbalzi d'attacco.

Mordente mi è piaciuto parecchio, invece, così come Bulleri, tutt'altro giocatore rispetto a quello fastidioso visto a Milano negli ultimi due anni: il suo arresto e tiro è da insegnare ai bambini.

Infine, va dato un grande merito a Gigli. Non mi è mai piaciuto ma è diventato un giocatore di basket: grande difesa, tosto a rimbalzo, sporca palloni. Davvero bravo, dovrebbe solo trovare qualche soluzione in più in attacco.

Doveva essere un Europeo di transizione, di crescita per i nostri ragazzi in vista di Pechino. In Cina non ci saremo ed è probabile che, più che un torneo di transizione, la manifestazione europea segni la fine di un ciclo, con gli addii a Recalcati, Basile, Marconato.

E a quel punto servirà un coach valido e in grado di saper allenare i giovani e strigliarli al momento giusto.

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