l'elba si infila nella città tagliandola in tanti canali. ci sono più ponti nel "porto del mondo" che a londra, amsterdam e venezia messi insieme. e il quadro è da mozzare il fiato, piccole stradine che esplodono nella rathausplatz, palazzi antichi e modernissimi grattacieli che si conciliano alla perfezione. lo stadio invece è leggermente a ovest della città, e nonostante sia stato ristrutturato da poco non è al livello degli altri. nel 2000, quando è stato ricostruito sulle ceneri del volksparkstadion, ha cambiato il nome in aol arena, ma per i mondiali ha preso - bleah - il nome di fifa world stadium. molti cechi, e si fanno sentire, molti italiani, ma come sempre meno presenti col tifo.
lippi parte con camoranesi al posto di toni, l'italia gioca a lungo malissimo (totti inesistente, gilardino innocuo) poi il destino si intromette nella sceneggiatura della partita: cannavaro sbaglia l'unico disimpegno di una partita perfetta e nesta nel rimediare si fa male. entra materazzi che segna l'1-0. nella ripresa inzaghi fisserà il 2-0 in contropiede. io nel frattempo mi preoccupo pensando a quanto sia grave il fatto che stia diventando un sostenitore di superpippo, poi passo ad elogiare un miracoloso buffon per la sua forza mentale: se non si è lasciato andare dopo aver avuto quell'infortunio ed essere stato sotto le cure della seredova (che ieri indossava delle mutande al posto dei pantaloni, tanto erano corti, madonna mia...) non si lascia andare più. due a zero, si evita il brasile, ora tocca all'australia di hiddink (sì, la corea...). purtroppo, però, si torna a kaiserslautern.
venerdì 23 giugno 2006
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