Ho sempre auspicato una campagna elettorale in cui gli avversari non si insultano ogni ora, ma qua mi sembra si stia esagerando. Il primo mese è stato qualcosa di atrocemente sconsolante, per la pochezza offerta dalle parti in lizza. Ok, bisognava rivedere le alleanze e allestire le liste, ma per il resto si è assistito a un ridicolo gioco delle parti, fatto di bacini a distanza made in Veltrusconi. Giusto negli ultimi giorni si è assistito a qualche querelle, per cose trascendentali come Berlusconi che strappa il programma del Pd e la candidatura di Ciarrapico, con la sinistra che si è dimenticata (forse) di ricordare che la gravità non è soltanto nel fascismo dell'individuo, ma nella sua lunga carriera di delinquente.
Ad animare un po' la questione non ci provano neanche i piccoli: Bertinotti passa da un salotto televisivo all'altro, Casini cerca disperatamente la lite con Berlusconi che non lo calcola manco di striscio. Restano allora i piccolissimi. Pannella fa lo sciopero della sete contro il suo sciopero della sete, Boselli cerca disperatamente di farsi invitare in trasmissioni televisive per poi abbandonarle in segno di protesta e offre candidature a destra e a manca. Un bel quadro, non c'è che dire. La nota positiva (e non è poco) è che forse ci siamo levati dalle balle Mastella, almeno per un po'.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento