piccolo bilancio di quanto avvenuto in questa settimana statunitense.
partiamo dalle cose positive:
+ alla compagnia, bruno - il cameraman - si è dimostrato un bravo ragazzo. soprattutto, è uno che sa fare il suo mestiere e mi ha potuto fare anche da guida
+ al servizio. credo sia venuto bene, possiamo farci uscire un documentario da un'oretta e qualcosa. abbiamo anche intervistato mastella e non pensavamo fosse facile
+ a new york, come già scritto
+ a mattia. lo so che mi sta leggendo quindi sembra fatto apposta, ma - come avevo previsto anni fa - sto ragazzo farà le scarpe a tutti
+ alla cortesia degli americani, roba da far impallidire. ogni scusa è buona per attaccare bottone
+ al mio inglese. la sorpresa più grande del viaggio, sinceramente pensavo fosse moooolto arrugginito e invece si è dimostrato buono. più volte nella truppa ero l'unico a capire qualcosa di quello che dicevano.
cosa invece è andato storto
- all'agenzia di viaggi. che schifo mamma mia. a new york avevano prenotato ma non pagato la stanza, alla reception se non cacciavamo la carta di credito manco ci parlavano. a washington ci hanno spedito all'aeroporto internazionale (il volo era per new york) che sta a un'ora dall'albergo anzichè a quello nazionale (a 10 minuti). arriviamo giusto in tempo e scopro che il biglietto aereo era stato - ma va! - prenotato ma non pagato. caccio la carta di credito pensando intensamente al rimborso che presenterò e inizio a correre. sarò l'ultimo a salire al bordo
- al pazzo che ci ha accompagnato da new york a philadelphia. terribilmente somigliante al rupert sciamenna visto allo speciale cinema di mai dire domenica, entra in autostrada ma quando vede che la macchinetta non gli ha dato il biglietto va qualche metro avanti, accosta, scende e prova a tornare a prenderlo a piedi. niente. entra in macchina, FA INVERSIONE A U (in autostrada! fuori a un casello!), ENTRA NEL CASELLO CONTROMANO, fa segnale di calmarsi al camionista che stava entrando nel casello (grazie al cielo a una velocità sostenuta, sennò non ero qua a raccontarvelo), e REIMBOCCA LA STESSA CORSIA DOVE NON GLI ERA STATO DATO IL BIGLIETTO. incazzato come una iena, decide di abbassare la temperatura dell'aria condizionata per il resto del viaggio come punizione per esserci lamentati di quanto aveva fatto.
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