Come forse ho avuto già modo di accennare, ho uno strano rapporto con la lettura. Ci sono periodi molto lunghi in cui tocco una pagina. Poi arrivano momenti in cui consumo libri su libri. Vivendo uno di questi momenti, e non avendo a mia disposizione libri che mi ispirassero, ho chiesto consiglio a mio padre, che mi ha prestato L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn (l'accento andrebbe verso l'alto ma non ho voglia di aprire la mappa caratteri).
Ambientato in una Barcellona misteriosa, in una Spagna che usciva ora dalla guerra, tutto parte dal ritrovamento, da parte del piccolo Daniel, di un libro il cui autore è sconosciuto ai più. Da lì parte la ricerca di Daniel, che dura anni in cui assistiamo alla sua maturazione e ad alcune sorprendenti analogie con il libro ritrovato.
Di altissimo livello il personaggio di Fermìn.
Il libro è uscito nel 2001, ma ha conosciuto il successo solo in seguito al tam tam dei lettori. E forse, e questo lo capirete solo leggendolo, non è un caso.
A me è piaciuto molto, ma ho letto anche alcune critiche non proprio benevoli.
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