post inserito giusto per far vedere che sono vivo. sono giornate molto frenetiche e il blog ne sta risentendo, così come la mia psiche, sempre più gravata dalle ore mancate di sonno che si vanno accumulando ogni giorno. spero di poter dedicarci un po' più di tempo con la fine del periodo natalizio.
angolo della comicità odierno, anche se la dichiarazione è un po' vecchiotta: "non sapevo che mio fratello producesse i decoder" (silvio berlusconi nella solita conferenza-fiume di natale, ovviamente tutta in diretta sulla rai con conseguente slittamento del tg1, a proposito del procedimento dell'antitrust per conflitto di interessi sul digitale terrestre)
giovedì 29 dicembre 2005
lunedì 19 dicembre 2005
Assa fa'
e per l'angolo della comicità: "Il Governatore della Banca d'Italia ha dimostrato un alto senso delle istituzioni in coerenza con la sua riconosciuta onestà intellettuale e morale" (Sandro Bondi)
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martedì 6 dicembre 2005
Cicoria/bis
volete sapere come siamo ridotti a sinistra? un piccolo ma semplice esempio
camminavo tranquillamente per casa. mia mamma stava guardando il tg. all'improvviso sento una voce familiare: "è assurdo che si imponga un'opera pubblica a manganellate". oddio, la voce sembra la sua... è lui! ne sono sicuro, è lui! è franceschino! ciccio bello! finalmente hai detto qualcosa di sinistra, vieni qua, fatti abbracciare!
corro sulle ali dell'entusiasmo verso la sala dove c'è la tv. la corsa dura un attimo, ma sembra che sia lunga 10 minuti di speranza. che qualcosa sia cambiato?
entro nella stanza, lo sguardo verso l'apparecchio...
...
ovviamente non era lui...
....
era un prete.
però la voce ci assomigliava, eh.
camminavo tranquillamente per casa. mia mamma stava guardando il tg. all'improvviso sento una voce familiare: "è assurdo che si imponga un'opera pubblica a manganellate". oddio, la voce sembra la sua... è lui! ne sono sicuro, è lui! è franceschino! ciccio bello! finalmente hai detto qualcosa di sinistra, vieni qua, fatti abbracciare!
corro sulle ali dell'entusiasmo verso la sala dove c'è la tv. la corsa dura un attimo, ma sembra che sia lunga 10 minuti di speranza. che qualcosa sia cambiato?
entro nella stanza, lo sguardo verso l'apparecchio...
...
ovviamente non era lui...
....
era un prete.
però la voce ci assomigliava, eh.
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lunedì 5 dicembre 2005
Alta quota
non so quanto durerà, di sicuro fino a venerdì 16 quando, dopo la pausa per l'all star game, l'ex jerome allen ci accoglierà nella sua nuova residenza, in un'impegnativa trasferta a udine, ma il basket a napoli torna a respirare il profumo della vetta. quest'anno era successo alla prima giornata, ma sappiamo quanto possa contare. era successo anche l'anno scorso, alla terza giornata, dopo l'incredibile vittoria a treviso ed i due successi interni con jesi e pesaro, la rivincita dei playoff dell'anno passato. poi il patatrac, con le sconfitte a varese, a milano, a cantù, fino a quella interna, dopo un supplementare acciuffato per un pelo proprio da allen. via mazzon, bartocci per un paio di gare, poi caja con tutto quello che ne seguì (infortuni, asciugamani lanciate e conseguenti tagli, mancanza di continuità, reintegri, eliminazione in europa). via caja, dentro di nuovo bartocci, per chiudere l'annata con un dignitoso ottavo posto e l'eliminazione da parte della benetton treviso in post season. un'estate di rivoluzioni, via il gm fadini, arriva betti, ex teramo. il quintetto base totalmente trasformato, con un paly piccolo e leggero che si sta rivelando un fenomeno, un islandese misterioso che è diventato uno dei migliori difensori del campionato (se non il migliore), un francese capace di volare, un'ala americana, un'eterna promessa italiana. in panchina uno scugnizzo puteolano, un mezzo irlandese, un figlio d'arte, un italoamericano basso per il ruolo ma con un cuore enorme. e coach bucchi, l'allenatore della promozione.
non so fino a quando durerà, non so dove potrà arrivare questa squadra, costruita senza il vivaio della fortitudo, la storia della virtus, la storia e i soldi (soprattutto i soldi) dell'olimpia milano, della benetton, di siena, di roma. si vive alla giornata, come molti sono costretti a fare in questa città (ovviamente i giocatori non sono tra questi eh, non fraintendiamo!), si tifa fino a perdere la voce, si poggiano quelle che potrebbero essere le basi per risultati importanti.
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